In questo primo giorno del mese di maggio, festa di San Giuseppe Lavoratore, Papa Francesco nella sua catechesi settimanale all’udienza generale, torna ancora una volta sul tema delle virtù teologali, ma con toccando un aspetto diverso.
L’attenzione del Pontefice, anche in un momento difficile quale quello che l’umanità sta vivendo, è sulla fede e sull’importanza che, questa, dovrebbe avere per ciascuno di noi.
Cerchiamo di capire insieme cosa ha detto il Santo Padre.
Un’udienza, quella di oggi, nel giorno della Festa di San Giuseppe Lavoratore e primo giorno del mese mariano, che Papa Francesco ha voluto comunque tenere in aula Paolo VI per permettere a tutti i fedeli di ascoltare le sue parole e di partecipare alla sua catechesi. Come sempre, tanti coloro che “hanno accettato il suo invito” e ai quali Francesco ha rivolto parole molto speciali quanto particolari.
Papa Francesco e l’importanza della fede
È ritornato nuovamente sull’importanza delle tre virtù teologali, ma con una particolare accezione alla fede: “Noi potremmo essere prudenti, giusti, forti e temperanti, ma non avremmo occhi che vedono anche nel buio, non avremmo un cuore che ama anche quando non è amato, non avremmo una speranza che osa contro ogni speranza” – ha detto il Pontefice.
Se l’uomo ha fede, si abbandona completamente a Dio ed un esempio l’abbiamo avuto in Abramo quando si è fidato ciecamente di Dio nel momento in cui era stato richiesto il sacrificio di Isacco, prontamente, poi, fermato dalla stessa mano di Dio. Un’attenzione particolare, poi, soprattutto alla fede della Vergine Maria: “La Vergine Maria, la quale, ricevendo l’annuncio dell’Angelo, che molti avrebbero liquidato perché troppo impegnativa e rischiosa, risponde: ‘Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola’. Con il cuore pieno di fede, di fiducia in Dio, Maria parte per una strada di cui non conosce né il tracciato né i pericoli”.
“La fede è la virtù dei cristiani” – dice il Papa
Cos’è la fede, domanda il Papa. Ed è lui stesso ad aiutare, poi, ciascuno di noi a capire il suo valore: “La fede è la virtù che fa il cristiano […] Perché essere cristiani non è anzitutto accettare una cultura, con i valori che l’accompagnano, ma accogliere e custodire un legame: io e Dio; la mia persona e il volto amabile di Gesù. Questo legame è quello che ci fa cristiani”.
Dall’altro lato, però, la fede purtroppo, come qualsiasi altra cosa, ha anche dei nemici. E Francesco ci dice quali sono: “La grande nemica della fede non è l’intelligenza, non è la ragione, come, ahimè, qualcuno continua ossessivamente a ripetere, ma è la paura […] Per questo motivo la fede è il primo dono da accogliere nella vita cristiana […] Certo, la fede non è di tutti, e anche noi, che siamo credenti, spesso ci accorgiamo di averne solo una piccola scorta […] Perché chi ha fede è abitato da una forza che non è solo umana; infatti, la fede innesca la grazia in noi e dischiude la mente al mistero di Dio” – ha concluso il Pontefice.