Papa Francesco sceglie un argomento particolare per l’udienza in Piazza San Pietro di questa mattina: la testimonianza.
Francesco ha scelto di parlare di coloro che sono il cuore pulsante dell’annuncio. Vediamo insieme cosa ha detto il Santo Padre.
“Essi sorelle e fratelli che rinunciano a sé e al mondo per imitare Gesù” – afferma il Pontefice.
Papa Francesco: chi sono il cuore pulsante dell’annuncio?
Una vita dedicata a Dio e per Dio. Questi sono i tantissimi frati, monaci e le tantissime suore che hanno scelto di donarsi a Gesù e dare tutta la sua vita a lui. Papa Francesco, nella sua udienza in una piazza San Pietro gremita come non mai questa mattina, ha voluto dedicare loro la sua personale riflessione.
“I monaci sono il cuore pulsante dell’annuncio: la loro preghiera è ossigeno per tutte le membra del corpo di Cristo, è la forza invisibile che sostiene la missione” – ha detto il Pontefice. Francesco li ha identificati come “sorelle e fratelli che rinunciano a sé e al mondo per imitare Gesù sulla via della povertà, della castità, dell’obbedienza e per intercedere a favore di tutti”, cercando anche di spiegare e sfatare alcuni miti, se così possono esser chiamati.
Uno su tutti ad esempio, le tante critiche che ricevono frati e suore, specie coloro che vivono costantemente in monastero. Sono in tanti a chiedersi come fanno loro ad annunciare il vangelo se sono sempre rinchiusi lì dentro. Ma Francesco risponde così: “Le loro vite parlano da sé, ma noi potremmo chiederci: come può della gente che vive in monastero aiutare l’annuncio del Vangelo? […] Non a caso la patrona delle missioni è una monaca, Santa Teresa di Gesù Bambino”.
Una vita donata a Dio: il perché dell’esistenza di monaci e monache
Anche Santa Teresina scoprì che il suo amore per Gesù era così grande, tanto che scrisse: “O Gesù, mio amore, ho trovato finalmente la mia vocazione. La mia vocazione è l’amore. Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l’amore”. Ed è da queste parole che Francesco ci apre alla scoperta della vita di tanti monaci e monache: “Questo amore per tutti anima la vita dei monaci e si traduce nella loro preghiera di intercessione. I contemplativi sono gente che prega in silenzio per tutta la Chiesa, prega in silenzio nei monasteri: questo è l’amore”.
Ma c’è un altro punto sul quale il Papa ci fa porre l’attenzione: la solidarietà universale che c’è fra i monaci e le monache di tutto il mondo. Qualsiasi cosa succeda, loro pregano: “Il cuore dei monaci e delle monache è come un’antenna: prende quello che succede nel mondo e intercede per questo […] Questo amore per tutti anima la vita dei monaci e si traduce nella loro preghiera di intercessione” – spiega.
Il loro pregare costante
È come se monaci e monache si caricassero di tutti i problemi, di tutti i dolori e le fatiche del mondo e, con la preghiera chiedono l’aiuto di Dio: “Questi sono i veri evangelizzatori” – afferma Francesco con convinzione – “I monaci e le monache piangono anche con le lacrime, e anche piangono per i peccati del mondo, e pregano e intercedono, con le mani e i cuori in alto […] Ci farà bene visitare qualche monastero, perché lì si prega e si lavora” – conclude Francesco con il suo consiglio.