A Udine, questo Natale, un presepe imbrattato, era esposto in un parco. E’ stato malamente segnato da scritte che sono un chiaro richiamo alla mancata accoglienza dei migranti. Così, accanto alle figure di Gesù, Giuseppe e Maria, si leggevano le seguenti frasi: “La vostra fede, un razzismo dalla lunga storia”, “Il vostro Giuseppe, un uomo a cui negate la dignità togliendo le panchine”, “Il vostro Gesù, un bimbo nato a bordo delle navi che non accogliete”, “La vostra Maria, ogni donna incinta in Libia senza dire sì al suo signore”.
Presepe imbrattato dall’ignoranza della gente
Quel presepe che ricordava ai fedeli il sacrificio di Gesù, il Dio fattosi uomo e venuto sulla terra a morire per tutti; il sacrificio di Maria che, da giovane ragazza, si è trovata ad essere la Madre del Redentore; il sacrificio di Giuseppe che ha accolto, per fede, Maria incinta del nostro Dio, rimanendole devotamente accanto per tutta la vita, evidentemente non dicevano nulla a coloro che hanno pensato di scegliere proprio quelle immagini per accusare i cristiani di non essere misericordiosi o votati all’altruismo.
Accanto al presepe è stato rivenuto, tra l’altro, anche uno di quei tappeti che usano i musulmani per pregare.
Ed ecco i commenti di Deborah Serracchiani del Pd, in merito all’accaduto: “Ancora una volta si prende di mira un simbolo di pace, con un gesto stupido e provocatorio, utile solo a suscitare sterili polemiche nei giorni più dedicati all’accoglienza, alla famiglia e alla riconciliazione. Fuori da qualunque strumentalizzazione, diciamo basta a ogni teppismo”.
“Non ci sono idee in chi sfregia un presepe, forse solo aggressività maldiretta e vuoto esistenziale. Sicuramente dietro non c’è il minimo interesse nei confronti delle politiche di accoglienza o della situazione dei profughi, anzi il risultato ottenuto è opposto a quello dichiarato”.
Antonella Sanicanti
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