I rotoli del Mar Morto hanno un’importanza storica e religiosa fondamentale, non solo per noi cristiani, ma anche per il popolo ebraico.
Sono 900 documenti che rivelano testi della Bibbia e commenti inerenti alle fondamenta della nostra religione; furono casualmente riportati alla luce, tra il 1947 e il 1956, da un gruppo di beduini.
Erano custoditi in undici grotte nel territorio di Qumran (si suppone che anche una dodicesima grotta, scoperta nel 2017 e purtroppo saccheggiata, contenesse altri rotoli).
Molti ritengono che siano stati scritti dagli Esseni, un gruppo di ebrei che volevano ritornare al giudaismo.
I documenti, scritti in ebraico, in aramaico o in greco, su papiri o pergamene, risalgono ad un periodo che va dal III secolo a.C. al 70 d.C..
E pare che, ora, anche uno degli ultimi rotoli (ne rimanevano due) sia stato decifrato. Era ridotto in brandelli, che si supponeva appartenessero a testi differenti, invece, grazie alle note ritrovate a piè di pagine dello scriba che correggeva il testo e all’intuizione di alcuni studiosi dell’Università di Haifa, Eshbal Ratson e Jonathan Ben-Dov, si sta procedendo ad un lavoro di traduzione, che ha già rivelato un calendario, organizzato in 364 giorni (calendario solare), usato dagli esseni, differente da quello lunisolare, usato dal giudaismo.
“Il calendario adottato ancor oggi dal giudaismo richiede un gran numero di decisioni umane. Occorre qualcuno che osservi le stelle e la luna e riferisca le proprie osservazioni, poi ci vuole qualcun altro abilitato a decidere sull’inizio del nuovo mese e sugli anni bisestili”. “Dal momento che questo numero (il 364) è divisibile per 4 e per 7, le ricorrenze speciali (ovvero festive – ndr) cadono sempre nello stesso giorno. Il che evita di dover decidere, per esempio, cosa fare quando un’occasione particolare ricorre in giorno di Shabbat, come avviene spesso con il calendario lunisolare. Il calendario di Qumran è immutabile e sembra aver incarnato le credenze dei membri di questa comunità riguardo alla perfezione e alla santità”, dicono gli studiosi.
Il calendario esseno cita anche i giorni di passaggio da una stagione all’altra e parla di due festività antichissime, quella del vino nuovo e dell’olio nuovo: “Secondo questo calendario, la festa del grano nuovo cade 50 giorni dopo il primo Shabbat successivo alla Pasqua; la festa del vino nuovo ricorre 50 giorni più tardi, e dopo altri 50 giorni si celebra le feste dell’Olio nuovo”.
I 900 documenti del Mar Morto comprendono la più primitiva versione dell’Antico Testamento. I testi ritrovati sono stati identificati come libri biblici (Antico Testamento, appunto); apocrifi (libri biblici, ma non canonici; pseudoepigrafi (testi che, come il calendario solare esseno tradotto ora, parlano di avvenimenti determinanti, pratiche social-religiose.