Per le strade di Roma, la folla accorsa per l’ultimo saluto a Gigi Proietti, nonostante il Covid. In chiesa, la recita della bellissima preghiera per gli artisti.
Il feretro, coperto da un cuscino di rose rosse, è stato scortato dai carabinieri e dagli agenti della Polizia municipale in moto. Dietro, lo seguono la moglie Sagitta con le figlie Carlotta e Susanna. Il percorso si è caratterizzato da più tappe: Campidoglio, il Globe Theatre, Piazza del Popolo, fino alla Chiesa degli artisti.
Il corteo funebre per le strade di Roma
In piazza, solo le forze dell’ordine e i rappresentanti della giunta. Il carro funebre, mentre faceva il giro della Marco Aurelio, salutato dagli applausi. Da Piazza Venezia a Via del Corso tutti i passanti si fermano, si fanno il segno della croce e si tolgono il cappello. La figlia Carlotta commenta: “È un lutto di tutti“.
Nella Chiesa degli Artisti ad aspettarlo c’è un picchetto d’onore e la corona di fiori dell’Arma. Al Globe, allievi, amici, lavoratori. Il palco dà accoglienza alla bara di legno chiaro mentre gli applausi scrosciano. All’arrivo in piazza del Popolo sono tante le personalità che lo aspettavano. In chiesa, durante il funerale, Ugo Pagliai ha letto la preghiera degli artisti, la stessa che ha accompagnato altri grandi, tra cui Fabrizio Frizzi.
Le parole del sindaco: “Roma ha perso una parte della propria anima”
“Roma ha perso una parte della propria anima“, ha commentato il sindaco di Roma. “Quando è venuto in Campidoglio eravamo tutti incantati. Oggi Roma gli restituisce un po’ dell’amore che lui ha dato alla città. Quando la pandemia finirà, Gigi avrà il tributo che merita”.
Recitiamo tutti insieme la preghiera in onore di un grande artista che ci ha lasciati, ma che resterà per sempre nel cuore di tutti. Possa il Signore accogliere la sua anima che tanto ha donato e che ora certamente, tra le braccia degli angeli, avrà la fortuna di ricevere quanto seminato in vita.
La Preghiera degli Artisti recitata per l’ultimo saluto a Gigi Proietti
O Signore della bellezza, Onnipotente Creatore di ogni cosa,
Tu che hai plasmato le creature imprimendo in loro l’impronta mirabile della tua gloria, Tu che hai illuminato l’intimo di ogni uomo con la luce del tuo volto, volgi su noi lo sguardo e abbi pietà di noi, della nostra debolezza, della nostra povertà, volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro, sulle nostre fatiche di ogni giorno, guardaci, siamo gli artisti, i tuoi artisti.
Siamo pittori, scultori, musicisti, attori, poeti, danzatori, siamo i tuoi piccoli che amano vivere sulle ali della poesia per poterti stare più vicino, e per aiutare i fratelli a guardare più in alto nel tuo cielo e più in profondità, nel loro cuore. Perdonaci se siamo fragili e incostanti, ma siano uomini, donaci la tua forza, quella che scopriamo nella tua Parola, quella che sentiamo nella tua grazia, quella che riceviamo dalla tua Eucaristia, da quel pane spezzato che è comunione, fraternità e gioia.
Ti preghiamo per noi, per tutti gli artisti, per il mondo distratto, fa’ che possiamo aiutare tutti gli uomini a scoprire qualcosa di Te, attraverso la nostra arte. La nostra vita sia un canto di lode alla tua bellezza e le nostre opere i raggi luminosi che illuminano le strade degli uomini. Donaci il tuo perdono e la tua benevolenza, donaci il tuo Spirito di sapienza e di bellezza, ispiraci con il tuo amore e la tua grazia, e donaci ali stupende affinché con l’arte ci innalziamo fino a te.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, Signore e fratello nostro.
Giovanni Bernardi