È passato un anno dallo scoppio della pandemia nel nostro Paese, e continua la difficoltà nell’uscire dall’emergenza. Ma la Vergine non ci ha mai abbandonato.
Subito dopo la prima fase dalla pandemia, dopo cioè che tutto il Pianeta si è reso conto della gravità di una situazione assolutamente inedita, è stato grande lo smarrimento e il senso di impotenza. Mentre la scienza infatti trovava ogni occasione buona per azzuffarsi e puntarsi il dito l’uno contro l’altro, la fede lavorava in silenzio nei cuori di ciascuno.
In una società dove infatti tutto sembrava dovuto, e l’umanità accarezza l’illusione più grande di tutte, quella di potere fare a meno di Dio, ecco che tutto d’un tratto ci si è tornati a rendere conto di quanto siamo infinitamente piccoli di fronte ai piani che il Signore ha stabilito per le nostre esistenze.
Così fin da subito ci si è ricordato di come, tante volte nella storia, non si è mai riusciti ad uscire veramente dalle situazioni di grande pena e dolore, come le grandi epidemie della storia, le pestilenze, le guerre, le catastrofi naturali che da sempre esistono e che sempre esisteranno, se non con l’aiuto del Signore. Spesso, grazie all’intervento materno della Madre, di Maria, che tante volte è stata invocata dall’umanità di fronte al male.
Quando queste invocazioni sono sincere, e vengono dal profondo, infatti, si può stare certi che Ella interviene per la nostra salvezza, aprendoci la strada alla volontà del Padre, indirizzandoci nel cammino di suo Figlio Gesù Cristo.
Lo stesso è accaduto anche in Italia, e nel mondo intero. Migliaia di chiese, parrocchie, diocesi, sacerdoti, religiosi e laici di varia natura, su su fino ai tanti cardinali e a Papa Francesco, hanno invocato la Vergine affinché proteggesse tutti dal male della pandemia, e ci aiutasse a sconfiggere una volta per tutte il Coronavirus.
La data del 28 febbraio inoltre coincide con lo scoppio ufficiale della pandemia in Italia, ovvero la presa d’atto da parte delle istituzioni dell’anomala situazione che si stava vivendo, quanto con la ricorrenza dell’apparizione della Madonna delle Lacrime di Treviglio, in provincia di Bergamo, di cui abbiamo dato conto nella rubrica quotidiana di apparizioni “Oggi con Maria”.
L’immagine della Madonna, che era che era dipinta sul muro della chiesa di Sant’Agostino, cominciò a piangere abbondanti lacrime dagli occhi, e di sudore da tutto il corpo. Tutti gridarono al miracolo invocando la Madonna. Tra questi c’era anche il maresciallo francese Lautrec, che con il suo esercito puntava a distruggere di lì a poco la cittadina. Questo evento miracoloso lo convinse a fermare la sua furia mortifera, e la popolazione fu risparmiata.
La corrispondenza geografica ci mostra che nulla è causale. Proprio nella diocesi di Bergamo, infatti, nelle prime settimane di crisi sanitaria se ne pagavano duramente le conseguenze. Da lì arrivarono le immagini delle baionette dei militari trasportare le salme dalla chiesa, riposte lì perché non stavano più negli obitori, ai cimiteri delle altre provincie. Come sempre a Bergamo passeranno alla storia le lunghe paginate del quotidiano diocesano locale, con le liste interminabili dei necrologi di quanti non ce l’avevano fatta.
Questo legame, che sempre una coincidenza ma che tale non è, perché Dio conosce tutto e tutto dispone affinché noi possiamo scorgere la Sua opera anche in mezzo al dramma più nero, ci ricorda ancora oggi quanto sia importante invocare la protezione della Madonna in difesa da ogni male e da qualsivoglia calamità, proprio come la pandemia che stiamo vivendo.
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Maria, Madre del Signore, può veramente sconfiggere il male a cui tutti siamo sottoposti, per questo è necessario invocarla con sempre maggiore zelo e decisione, affinché il nostro cuore sia libero da ogni impurità e la nostra preghiera possa liberarsi al cielo con piena intenzione.
Madonna delle Lacrime di Treviglio, donaci, oggi come allora, la possibilità di vincere il male e di essere liberati da ogni afflizione. Amen.
Giovanni Bernardi
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