Luigi è un bambino nativo di Spinea, un piccolo paesino in provincia di Venezia, che sin da piccolissimo si è trovato a combattere contro una malattia genetica che lo costringe a frequenti visite in ospedale. Ciò nonostante è un bambino allegro e vivace che trova grande conforto nella lettura delle Sacre Scritture e nelle parole di Papa Francesco.
Lo scorso 29 gennaio, racconta il quotidiano ‘La Nuova Venezia’, il piccolo ha fatto la sua prima confessione in vista della prima comunione che si terrà a fine aprile. Il giorno seguente alla confessione ha voluto scrivere una lettera a Papa Francesco dove gli spiegava la sua rara condizione , il bellissimo rapporto con la madre e con il fratello e dove lo invitava ufficialmente alla sua prima comunione: “Se per il 25 aprile non hai impegni ti aspetto alla mia prima comunione”. Un gesto innocente guidato dal desiderio di conoscere il proprio idolo e magari rubargli qualche segreto per realizzare il suo sogno: “Da grande vorrei diventare Papa proprio come te, chissà se ci riuscirò”.
Non passava giorno in cui Luigi non chiedeva alla madre se fosse arrivata una risposta, la donna cercava di spiegargli che il Papa ha tante persone da aiutare e a cui rispondere, ma lui era certo che la risposta gli sarebbe arrivata e di fatti il 7 marzo gli è arrivata in un plico nero spedito dal Vaticano. A rispondere al bambino è stato Monsignor Paolo Borgia, assessore per gli affari generali della segreteria di Stato del Vaticano, ovviamente per conto del Santo Padre:
“Caro Luigi,
Papa Francesco ha letto con attenzione la gradita lettera, con la quale Gli hai confidato il coraggio che ti consente di affrontare la delicata condizione di salute e la gioia che ti accompagna nella preparazione alla Prima Comunione, chiedendo il dono della Sua Benedizione. Grato per i sentimenti che hanno motivato il filiale gesto, il Santo Padre ti dona una tenera carezza, abbracciandoti con grande affetto e assicura un fervido ricordo all’Altare.
Egli, nel contempo, t’incoraggia a voler sempre più bene a Gesù, l’amico fedele che mai abbandona, affinché, tenendo stretta la sua mano, ti accompagni nel cammino sulla strada del coraggio. Mentre ripone ogni intenzione sotto il Manto di grazie della Madonna, Papa Francesco chiede il favore di pregare sempre per Lui e, unitamente agli amati genitori e a Gianmarco, ti benedice di cuore, accompagnando tale gesto con l’unito dono appositamente benedetto.
Anch’io ti saluto cordialmente, augurando ogni bene nel Signore”.
La prima a leggere la lettera è stata la madre che ha raccontato di aver provato una forte emozione per l’onore concesso dal Papa al figlio, nella busta, infatti, oltre alla lettera c’era una foto firmata da Papa Francesco ed una piccola croce in legno come segno di benedizione per il piccolo Luigi. Ovviamente il bambino è stato molto contento per la risposta del Santo Padre ed ha voluto condividere la sua gioia con il suo catechista, Padre Roberto Trevisiol, il quale si è detto sorpreso dalla gentilezza e dalla sensibilità del pontefice.