La guerra continua a far paura ma c’è un’arma potente che sta unendo i popoli. Ecco un grande esempio, di come rispondere alla minaccia di un conflitto di proporzioni devastanti, che ci arriva dalla Polonia animata da una fede autentica.
È la preghiera, in qualunque forma essa sia, sia dai cattolici che dagli ortodossi. L’orazione incessante a Dio perché plachi questi venti infernali di guerra.
Ancora scenari di guerra
“No alla guerra!”: è il principale grido che si eleva da tutte le manifestazioni pacifiste che si stanno svolgendo, a ritmo giornaliero, in ogni città e in ogni angolo d’Europa. La guerra fra Russia ed Ucraina prosegue incessante da oltre 12 giorni e non si contano che morti, siano essi civili che militari.
La distruzione aleggia nell’aria e la popolazione è in fuga. Gli altri paesi dell’Unione Europea si stanno mobilitando, anche attraverso le locali Caritas e le varie associazioni umanitarie, per portare aiuti a ci ha deciso non abbandonare la propria terra, ma anche verso l’accoglienza dei profughi, invece, in fuga.
Aiuti non solo materiali, ma c’è un sostegno che mai deve mancare a queste popolazioni: quello della preghiera. Quella forte, incessante, perenne che arrivi non solo a Dio (perché sappiamo bene che Lui non ci lascia mai soli, neanche nell’ora della prova), ma soprattutto a chi non comprende che la guerra, in ogni sua forma, è sempre inutile e da condannare.
Polonia: si prega per la pace
In Italia, nelle parrocchie, la preghiera del santo Rosario, la Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica per chiedere il dono della Pace si moltiplicano ogni giorno di più. Ma anche nei Paesi confinanti con l’Ucraina, essa sale incessante a Dio, sia da parte dei cattolici che degli ortodossi. In Polonia, infatti, uno dei primi paesi che sta accogliendo i profughi in fuga, sono tanti coloro che si mettono in preghiera.
In un video postato in rete, si possono vedere le centinaia di uomini che si sono radunati a Varsavia e, in piazza e per le strade, hanno pregato insieme il Santo Rosario, in ginocchio, come segno ancora più di unione e di preghiera a Dio, perché riporti in Europa e nel mondo intero il dono della Pace.
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Gli uomini, in ginocchio, pregano la Madonna
Il Rosario a Maria, la regina della Pace: tantissimi coloro che, con la corona in mano, hanno pregato anche per tutti coloro che soffrono in guerra, in particolare per tutti i profughi in fuga. Hanno pregato per l’Ucraina lì, tutti insieme, senza distinzioni alcune.
Ancora una volta sono proprio gli uomini ad essere protagonisti: perché la preghiera è unanime. Non è fatta solo dalle donne, ma anche dagli uomini che, con fede retta e speranza certa, innalzano la loro orazione alla Vergine Maria.
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