Tante volte si trascura la preghiera dei Salmi che sono invece efficacissimi per mettersi in comunione con Dio. In particolare, questo Salmo è indicato per i momenti bui, in cui ci sentiamo afflitti e schiacciati dalla sofferenza o dalle preoccupazioni.
Non sempre abbiamo le parole per esprimere ciò che ci tormenta o che serbiamo nel cuore: i Salmi sono un linguaggio efficace per arrivare a Dio.
I Salmi sono preghiere che ci mettono profondamente a contatto con Dio, e da sempre vengono meditati e pregati da tutta la Chiesa. Basti pensare che, prima della nascita della preghiera del Rosario, vi era l’usanza, nei monasteri, di recitare i 150 Salmi. Inoltre, essi sono preghiere potentemente liberanti ed esorcistiche.
Una preghiera potente
Questo proprio perché in loro è contenuta tutta la potenza della preghiera che dall’animo umano s’innalza a Dio, nella lode come nell’angoscia, nella richiesta di liberazione dai nemici come nel trionfo su essi grazie all’operato del Signore. Sono preghiere profondamente “umane”, dove l’umano incontra il divino e tramite le quali Dio si fa presente.
Può capitare a volte di non avere parole per esprimere ciò che ci tormenta o che abbiamo nel cuore: i Salmi sanno benissimo arrivare al cuore di Dio e portare a lui le nostre miserie e le nostre vittorie.
Quello proposto è in particolare un Salmo attribuito al Re Davide, patriarca e capostipite della famiglia di San Giuseppe, padre putativo del Signore Gesù. Davide fu profeta anche per islamici ed ebrei, e seppe chiedere perdono a Dio per dei suoi peccati, anche di non poco conto, come l’adulterio e l’omicidio: Dio lo perdonò in virtù del suo sincero pentimento, della sua umiltà nel saper chiedere perdono e della sua grande fede che poggiava sulla fiducia nella misericordia di Dio.
Meditiamolo insieme mettendoci nella condizione di invocare la misericordia di Dio sulla nostra vita e affidandogli le nostre sofferenze e paure: questa disposizione d’animo sarà fondamentale per liberarci, col suo aiuto, dall’angoscia che è provocata dalle tante circostanze della vita, incluso il nostro non saper affidare a Dio ognuno il proprio dolore.
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Salmo 51
Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Quando il profeta Natan andò da lui, che era andato con Betsabea.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto:
così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa io sono nato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia:
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
Nella tua bontà fa’ grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l’olocausto e l’intera oblazione;
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
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