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Una data storica come oggi, ci invita tutti ad usare l’arma più potente che abbiamo! VIDEO

Eccoci arrivati al D-day! Sì, pronti per la battaglia! Noi, cristiani cattolici, siamo pronti alla battaglia, contro il male prorompente, armati della corona del rosario, perché la nostra vittoria risiede in Gesù Cristo e passa per Maria. Da soli nulla possiamo contro il male: solo non peccare e pentirci per i nostri peccati.

Come lo abbiamo annunciato già ben dieci giorni fa, la Polonia ha lanciato per oggi la chiamata alle armi, con il pieno consenso e la piena partecipazione di tutta la Conferenza episcopale polacca. Lungo tutto il confine del paese, ci saranno milioni di persone che, alle 14 in punto, pregheranno insieme i quattro misteri del rosario, per la Polonia, per l’Europa, per scongiurare la guerra mondiale.

Nell’ultima settimana si sono aggregati anche tutti gli abitanti delle montagne e i pescatori del mar Baltico. Tutti, chi scalando le cime, chi portando le barche sui confini marittimi, leveranno le loro voci al Cielo in un unico coro d’amore e pentimento e diventeranno – ne sono certi – un solo cuore in Cristo e con Maria.

Grazie allo Spirito Santo, in molti altri paesi europei, tra i quali l’Italia, alcune parrocchie e gruppi di preghiera hanno comunicato di voler aderire all’iniziativa mariana, per il proprio paese e per le stesse intenzioni già dichiarate dalla Polonia.

Inoltre molti privati, coscienti della gravità della situazione, sia generale, sia politica e non meno grave, ecclesiale e religiosa, hanno dichiarato sui media di voler fare gruppi di preghiera che si uniranno, alla stessa ora polacca, e faranno il loro sacrificio di supplica e di lode per impetrare clemenza per il mondo intero.

LdM ha già lanciato l’appello per pregare insieme ai fratelli polacchi e a tutti coloro che in Europa, e nel resto del mondo, vorranno umilmente e pietosamente unirsi a questa santa iniziativa.

È importante anche ricordare che la data del 7 di ottobre ricorda la famosa battaglia di Lepanto, che tutti conoscono per sentito dire, ma pochi sanno cosa realmente sia successo.

La battaglia di Lepanto ebbe un profondo significato religioso. Prima della partenza, il Pontefice Pio V, benedice lo stendardo della Lega raffigurante su fondo rosso il Crocifisso tra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano In hoc signo vinces (sotto questo segno vinci), quindi lo consegna al Duca Marcoantonio di Paliano. Questo simbolo, insieme con l’immagine della Madonna e la scritta “S. Maria succurre miseris” (Santa Maria soccorri i miseri), issato sulla nave ammiraglia Real, sotto il comando del Principe Don Giovanni d’Austria, sarà l’unico a sventolare in tutto lo schieramento cristiano all’inizio della battaglia, quando, alle grida di guerra e ai primi cannoneggiamenti turchi, i combattenti cristiani si uniranno in una preghiera di intercessione a Gesù Cristo e alla Vergine Maria.

Anche se l’annuncio della vittoria giungerà a Roma ventitré giorni dopo, portato da messaggeri del principe Colonna, si narra che il giorno stesso della battaglia San Pio V ebbe in visione l’annuncio della vittoria nell’ora di mezzogiorno e che, dopo aver esclamato: “Sono le 12, suonate le campane, abbiamo vinto a Lepanto per intercessione della Vergine Santissima”, dette congedo ai presenti. Da allora continua la tradizione cattolica di sciogliere le campane di tutte le chiese alle 12 in punto.

Oggi è anche il primo sabato del mese, oltre che la festa della Madonna del Rosario, e quindi ci teniamo a suggerire di confessarsi e prendere messa, nei limiti delle possibilità di ciascuno, magari proprio la mattina (sappiamo, ahinoi, che in molte parrocchie italiane il sabato mattina non viene celebrata la messa e quindi anche quella della sera sarà cosa buona per l’intenzione…).

Una ricorrenza che ci sprona alla guerra, ma senza armi convenzionali.

 

Sandra Fei

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Sandra Fei

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