Una mamma pentita, lancia un messaggio a tutte le donne

Don Maurizio Patriciello racconta la toccante storia di una donna che dà una preziosissima testimonianza di vita a tutte le altre.

donna che si dispera
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Una testimonianza inviata da una donna con la precisa richiesta di pubblicarla su Facebook. Il sacerdote di Caivano ci fa porre, così, l’attenzione su uno dei temi più spinosi che coinvolgono sia la Chiesa che la società.

Don Maurizio dalla parte delle donne

Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, periferia a Nord di Napoli, sempre attivo sul territorio, sia per la problematica della Terra dei Fuochi, ma soprattutto per assistere ed aiutare tutti coloro che, in una zona difficile come quella dove lui stesso opera, chiedono aiuto.

Di recente, il sacerdote ha pubblicato una testimonianza molto toccante sul suo profilo Facebook: “Ricevo da una signora che non conosco questa testimonianza con la preghiera di renderla pubblica. Lo faccio volentieri” – inizia nel suo post Don Maurizio.

La testimonianza di Margherita

Lei è Margherita e ha deciso di raccontare la sua storia per molte altre donne che si trovano o si sono trovate nella sua stessa condizione: “Mi chiamo Margherita e sono madre di 2 bambine. Nel 2017 è nata la mia seconda bambina e a febbraio 2018 ho scoperto di essere di nuovo incinta.  Mi sono sentita in quei momenti persa, avvilita e ho scelto la strada che in quel momento mi era sembrata la più comoda, la più semplice e ho abortito”.

Una scelta presa, forse, in un momento difficile. Ma Margherita ci racconta anche il resto: “Poi dopo alcuni anni quando mi sono illusa che la mia vita scorreva tranquilla, è bastata una frase di un amico che ha risvegliato prepotentemente la mia coscienza. Lui con la sua famiglia ha preso con sé  3 bimbi in difficoltà. Mi sono trovata a fare i conti con la mia coscienza, proprio io da adottata mi sono arrogata il diritto di non far nascere un’altra vita!”.

L’essersi pentita d’aver abortito

Guardare, con il senno di poi e, soprattutto con altri occhi, a ciò che aveva fatto e alla scelta presa: Esorto le donne che si trovano in questa situazione a rivolgersi a persone che sappiano consigliarle per la difesa della vita dono di Dio. Ci sono molte associazioni che si interessano a questo. Quando si è soli non si vede via d’uscita quando ci sentiamo compresi e sostenuti il buio non vince sulla luce!” – continua Margherita.

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statua di un bimbo fra due mani
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Il suo riconciliarsi con Dio

Nonostante tutto, il suo riconciliarsi con Dio e la sua voglia di chiedere, anche a lui, perdono: “In questi ultimi mesi sono riuscita a liberarmi di questo macigno confessandomi, provando con mano la misericordia di Dio. Sentendo Dio non come un giudice ma come un padre amorevole. Adesso che sto assaporando una vita nuova, con il sostegno di un parroco e di un amico diacono, una vita con Dio al mio fianco cerco di mettere nell’attenzione al prossimo, l’amore per quel bimbo“.

La testimonianza di Margherita si conclude con una sorta di atto di affidamento: “Alle donne che si trovano in questa stessa situazione consiglio di fidarsi della Madonna. Di affidarsi a Dio per custodire e accudire la vita nel proprio grembo. Imitiamo con la nostra vita Maria donna del si!”.

Fonte: facebook/Padre Maurizio Patriciello

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ROSALIA GIGLIANO

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