Molti ci hanno chiesto: ma le persone anziane e ammalate che non possono passare fisicamente attraverso la Porta Santa, possano ottenere lo stesso l’indulgenza plenaria e a quali condizioni?
Ma se una persona è ammalata Il passaggio attraverso la Porta Santa non è finalizzato solo ad acquisire l’indulgenza del Giubileo. È un segno dinamico: la Porta Santa è come la mèta di un profondo cammino spirituale di affidamento al Padre della misericordia e di conversione del cuore per essere «misericordiosi come il Padre».
Quali sono i requisiti per ottenere l’indulgenza che, ricordiamolo, può essere ottenuta anche in favore dei defunti?
A indicarli è stato il cardinale Mauro Piacenza, capo della Penitenzieria apostolica in un’intervista a Famiglia Cristiana. Sono essenzialmente tre: il sacramento della Riconciliazione, la partecipazione all’Eucaristia e la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre. Un cammino spirituale che si può intraprendere anche per far ottenere l’indulgenza a favore di un defunto.
È necessario compiere il pellegrinaggio a Roma o in Terra Santa? No. Anche in questo caso, il cardinale Piacenza ha precisato che come indicato da Papa Francesco «per ottenere l’indulgenza, “i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta santa, aperta in ogni Cattedrale o nelle Chiese stabilite dal vescovo diocesano, e nelle quattro basiliche papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione”». Qui abbiamo inserito una mappa delle celebrazioni nelle diocesi in Italia.
Possono i malati e gli anziani ottenere l’indulgenza plenaria?
Possono i malati e gli anziani ottenere l’indulgenza plenaria? Sì. Malati e anziani, che non sono nelle condizioni di effettuare un pellegrinaggio, potranno ottenere l’indulgenza anche seguendo la Messa da casa, in televisione per esempio. Prima del 2000 per ricevere l’indulgenza i fedeli dovevano essere fisicamente presenti all’Eucaristia, ma già Giovanni Paolo II ruppe questa consuetudine nell’ultimo Giubileo, garantendo indulgenza plenaria anche a quanti erano collegati tramite radio e televisione.
A quanti sono impossibilitati a compiere il pellegrinaggio a una delle Porte Sante ha spiegato ancora il cardinale Piacenza «sarà di grande aiuto vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore».
Mentre per i carcerati «ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta santa».
Fonte: avvenire.it
“Fammi sentire la tua presenza”. È la preghiera della sera da recitare questo Giovedì per…
Gesù ci ha offerto molti insegnamenti di vita cristiana attraverso le sue parabole. Tra queste,…
La commovente storia di un uomo concepito da uno stupro che esalta il coraggio della…
Nell'attesa del Giubileo, Papa Francesco istituisce una festa davvero particolare per dare maggior risalto a…
Tutto ha inizio con la venerazione di un sacerdote alla Madonna del Lume che si…
Per nove giorni consecutivi ci rivolgiamo con fiducia alla Vergine Maria che per il tramite…