Accade qualcosa veramente di macabro, un’immagine che nessuno vorrebbe mai vedere e a nulla sono valsi i tentativi di evitare il peggio.
Il crollo, in un luogo sacro, trascina via le bare dei morti e le urne con le loro ceneri, nonostante l’allarme sia stato dato più volte dalla popolazione.
E’ successo in provincia di Benevento ed ha, purtroppo, già un pericoloso precedente e sempre in Campania. Vediamo cosa è successo.
Una scena da film horror
“Nemmeno più da morti si sta tranquilli” – potrebbe dire qualcuno. Ed in effetti è vero. Basta il maltempo a portarsi via tutto. La pioggia torrenziale, accompagnata dall’incuria e anche il cimitero crolla. Non è stato solo a Napoli qualche mese fa, ma la situazione si è ripetuta e nuovamente in Campania.
Siamo a Sant’Agata dè Goti, in provincia di Benevento. Una regione intera colpita dal maltempo, da giorni di allerta arancione e sferzata dal vento freddo. Una situazione che, purtroppo, abbiamo visto molte volte e che dovrebbe mettere in allarme un po’ tutti e invogliare a mettere in sicurezza quelle parti di territorio che, si sa (in quanto la popolazione più volte aveva avvertito del pericolo) possono venir giù da un momento all’altro.
Ma quando ci si accorge, ormai è troppo tardi. Ed è successo di nuovo. La pioggia incessante di questi giorni non ha lasciato scampo. Il torrente che si ingrossa, si riempie d’acqua e che trascina tutto ciò che trova lungo il suo percorso, anche il cimitero.
E’ crollato, sotto la pioggia battente, una parte del cimitero di Sant’Agata dè Goti, facendo cadere nel torrente che passa lì vicino, circa 20 bare e 80 urne con i resti mortali di altrettanti fedeli.
Bare e urne funerarie finiscono nel torrente
Una scena raccapricciante ed estremamente dolorosa per i parenti dei defunti colpiti da tale scempio. È stato il sindaco della cittadina in provincia di Benevento a spiegare, per primo, cosa è successo: “Quell’ala del cimitero franata insisteva su un torrente a secco che con le abbondanti piogge delle ultime ore è tornato a colmarsi di acqua, che probabilmente ha causato il cedimento” – ha dichiarato.
Ha chiesto, poi, pubblicamente scusa alle famiglie di tutti coloro che sono stati coinvolti in questa triste vicenda e, già dalla giornata di oggi, come dallo stesso primo cittadino dichiarato, si procederà al recupero delle salme.
Sono stati i parenti dei defunti a chiedere, subito dopo il crollo, l’immediato intervento per il recupero delle bare dei loro cari. E dall’altro lato hanno anche chiesto l’intervento della magistratura, affinchè vengano accertate tutte le responsabilità del caso, sia per i tecnici che per gli amministratori.
“Nemmeno da morti si sta tranquilli”
Tante, come affermano i parenti dei defunti, erano state le segnalazioni effettuate circa il pericolo che quell’ala del cimitero correva da tempo, ma a nulla è servito. La pioggia ha fatto il resto, portando con sé, nel vallone del torrente, bare e resti mortali.
Foto che fanno venire i brividi ma che, purtroppo, ci riconducono alla frase iniziale: “Nemmeno da morti si sta più tranquilli”, o meglio “in pace”.
Preghiamo affinché tutti i corpi e tutte le urne siano recuperati e messi in sicurezza per permettere ai parenti di continuare a pregare per loro, sentendoli comunque sempre vicini.