Il suo libro “Fuggita da Satana” è stato tolto dalla commercializzazione, infatti se si va a vedere su Amazon è presente ma non si può ordinare, ufficialmente per la crudezza dei racconti qualcuno però pensa che ci sia la pressione delle sette sataniche sconfessate da questo romanzo.
E’ la storia di Michela una donna che è fuggita letteralmente da una setta satanica ma che ha deciso di non lasciare incompiuta la sua esperienza, ma di scrivere quanto accaduto per far luce su alcune atroci situazioni. La donna ha deciso di firmarsi con uno pseudonimo visto che vuole vivere nascosta e nell’anonimato per evitare problematiche. Il Giornale l’ha intervistata e la donna ha raccontato situazioni atroci. Spiega: “venivo da una grandissima sofferenza.
La persona di cui ero innamorata era morta quattro giorni prima del nostro matrimonio, ma questa era solo la punta dell’iceberg di quella che è stata una storia di abbandoni iniziati il giorno della mia nascita. Mia mamma e mio padre mi avevano abbandonato a un istituto dove avevo subito violenze di ogni genere.
Sono stata adottata da una famiglia non pronta ad affrontare il rapporto con una ragazza in difficoltà e con traumi dolorosi nel passato. Ho dichiarato guerra a Dio dopo queste cose. Ho iniziato a cercare risposte nelle filosofie orientali e mi sono avvicinata al reiki sino a quando mi hanno proposto una terapia psicanalistica”.
Da qui il tracollo della donna: “Iniziavo ad andare uan volta alla settimana per arrivare a quattro. Una sera mi sono trovata a partecipare alla mia prima messa nera. La persona dalla quale mi facevo seguire era un’adepta e tramite queste sedute di ipnosi aveva indotto a compiere questo grande passo senza che io ne fossi consapevole.
Io nella setta non cercavo niente, mi ci sono trovata. No nè che una persona si alza una mattina e decide di entrare in una setta Satanica. Di sicuro chi mi ci ha portato dentro ha fatto leva sui miei pensieri”. La salvezza è arrivata grazie a Chiara Amirante: “Quando sono arrivata a Trigoria nella prima sede della comunità conobbi subito Chiara che mi abbracciò e mi disse: Finalmente sei a casa. L’abbraccio con lei capovolse la mia vita. Era una madre, una sorella”.
Per chi volesse leggere il libro vi alleghiamo un link dove è ancora possibile leggerlo:
Fuggita da satana.pdf
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