Il Vaticano ha chiarito le affermazioni del Papa sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, tristemente manipolate. La Dottrina della Chiesa non cambia.
La Santa Sede infatti, su richiesta del Segretario di Stato vaticano, ha inviato una lettera ai vescovi messicani attraverso il Nunzio Apostolico, l’arcivescovo Franco Coppola. Un “breve scritto esplicativo” per dare una “adeguata comprensione” sul senso delle affermazioni di Papa Francesco che nelle scorse settimane hanno fatto il giro dei giornali di tutto il mondo.
In questo viene chiarito, senza possibilità di doppie interpretazioni: non c’è alcuna modifica della dottrina della Chiesa. “Alcune dichiarazioni, contenute nel documentario ‘Francesco’ di Evgeny Afineevsky, hanno suscitato, in questi giorni, diverse reazioni e interpretazioni. Vengono quindi offerti alcuni elementi utili, con il desiderio di promuovere un’adeguata comprensione delle parole del Santo Padre”, comincia la nota.
“Più di un anno fa, durante un’intervista, Papa Francesco ha risposto a due diverse domande in due momenti diversi che, nel suddetto documentario, sono state editate e pubblicate come un’unica risposta senza adeguata contestualizzazione, il che ha generato confusione“, spiega la nota.
“Il Santo Padre aveva prima fatto un riferimento pastorale sulla necessità che, all’interno della famiglia, il figlio o la figlia con orientamento omosessuale non dovessero mai essere discriminati. Le parole si riferiscono a loro: ‘le persone omosessuali hanno il diritto di stare in famiglia; Sono figli di Dio, hanno diritto a una famiglia. Nessuno può essere cacciato dalla famiglia o reso la vita impossibile per questo“.
Nel testo si spiega inoltre che il senso delle parole di Francesco si può desumere anche da un paragrafo dell’Esortazione apostolica post-sinodale sull’amore nella famiglia Amoris laetitia. “Con i Padri sinodali ho preso in considerazione la situazione delle famiglie che vivono l’esperienza dell’avere nel grembo alle persone con tendenze omosessuali, un’esperienza non facile per i genitori o i loro figli”, dice.
“Per questo motivo, desideriamo innanzitutto ribadire che ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, deve essere rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, cercando di evitare ogni segno di ingiusta discriminazione, e in particolare ogni forma di aggressione e violenza. Per quanto riguarda le famiglie, si tratta di garantire un accompagnamento rispettoso”, spiega la nota.
In un’altra domanda però si faceva riferimento all’opposizione dell’allora vescovo di Buenos Aires Bergoglio alla legge sui “matrimoni omosessuali”. Il Papa aveva spiegato chiaramente che “è un’incongruenza parlare di matrimonio omosessuale”. “Il matrimonio è tra un uomo e una donna”, aveva affermato ancora in un’intervista del 2014.
“Gli Stati laici vogliono giustificare le unioni civili per regolamentare diverse situazioni di convivenza, mossi dalla richiesta di regolamentare gli aspetti economici tra le persone, come ad esempio garantire l’assistenza sanitaria. Si tratta di patti di coesistenza di diversa natura, di cui non potrei dare un elenco delle diverse forme.
Occorre vedere i vari casi e valutarli nella loro varietà”. Conclude perciò la nota: “È quindi evidente che Papa Francesco ha fatto riferimento a certe disposizioni statali. Non certo alla dottrina della Chiesa, riaffermata più volte negli anni”.
Giovanni Bernardi
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