Un urlo di dolore: “Non sento Dio come Padre”. La risposta commuove

Tante sono le risposte su Dio che ogni uomo cerca nel conforto e nel dialogo con un frate o un sacerdote. Risposte a domande, a volte, davvero difficili.

Non sento Dio come Padre, la risposta commuove
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Domande esistenziali che si fondono con la fede. La storia di una donna che cerca Dio, ma non ne avverte la presenza di padre perché lei, un padre, non l’ha mai avuto.

Una donna scrive: “Non sento la presenza di Dio come Padre”

Quante volte ci poniamo domande che sembrano solo esistenziali ma che, in realtà, nascondono molto altro. Storie di vita che si fondono con la ricerca di Dio, con la ricerca della sua protezione e del suo abbraccio di Padre.

Quella che vi raccontiamo ora è la storia di una donna. Una donna che si è rivolta a un frate domenicano per cercare una risposta: sentire Dio come Padre, anche se lei, la presenza di un padre, non l’ha mai avuta.

“Come posso avere Dio come Padre, se in terra un padre mi è mancato”

Si parla di Dio come Padre per mezzo di Gesù Cristo! Attraverso di Lui diventiamo figli. Ma Dio si rende presente nella nostra umanità, e come faccio a vedere Dio come padre e come faccio a sentirmi figlia, se non so umanamente cosa significa?” – scrive questa donna.

Nella sua lettera, racconta come la sua vita sia stata completamente un disastro, con genitori assenti e sempre da sola nell’affrontare tutto. Ed ora, eccola lì, a chiedersi come può considerare “Dio un padre, se lei un Padre non l’ha mai visto, né tantomeno ha mai considerato la presenza di un padre accanto a se”.

Un frate scrive: “Dio è insieme a te, a partire dal sole del mattino”

La risposta del frate non è tardata: “A volte diciamo che non vediamo la paternità di Dio, ma forse solo perché un velo si è steso sopra gli occhi della nostra mente e ci impedisce di vedere. Padre è colui che non fa mancare nulla. Ebbene, non vedi la paternità di Dio nel sole che sorge ogni giorno per te?

Non lo vedi nell’aria che respiri, nell’acqua, nel fuoco, nella terra, nei frutti, nel verde, negli animali terrestri e nei volatili? È il Signore che ha preparato tutte queste creature per te” – spiega.

Ma sembrerebbe una risposta troppo “ecclesiale” per le esigenze di questa donna che, da un lato vede la sua fede vacillare, dall’altra invece chiede semplicemente l’affetto di un Padre, quale fosse anche Dio. Ma il frate non si perde d’animo: “Potresti dire: ma non ho un padre o una madre come desidererei.

Ebbene, senti che cosa dice la sacra Scrittura: “Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto”. Se apri le Scritture, soprattutto i Vangeli, lì trovi il Signore che ti parla. Se vai a confessarti, lì trovi il Signore che ti purifica”.

“Senti la presenza della Madonna, anche, come tua madre”

Prova a fare anche tu come Santa Teresa di Lisieux: “Se il mio spirito è in un’aridità così grande che mi è impossibile trarne un pensiero per unirmi al buon Dio, recito molto lentamente un “Padre nostro” e poi il saluto angelico”.

Sentirai subito la paternità divina e la maternità straordinaria della Madonna. Non dirai più: sono abbandonata. Sono dimenticata dalla terra e anche da Cielo. Ti sentirai subito trattenere nelle mani del Padre come in una conchiglia e avvertirai le carezze di questa Madre attraverso tante premure per te, più di quanto non possa fare una madre sulla terra” – conclude il frate.

Un invogliarla a sentire la presenza del Padre a partire dalle piccole cose che la circondano, a sentire la vicinanza di Maria, come sua madre e maestra. Nessuno mai viene dimenticato da Dio, anche quando nei momenti di sconforto più assoluto ci sembra che sia così.

Dio non ci abbandona: lui è il vero Padre, sempre accanto ad ognuno di noi.

ROSALIA GIGLIANO

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