D’ora in poi bisognerà fare attenzione a includere nelle proprie preghiere i colleghi di lavoro perché potreste essere denunciati e licenziati. Sembra uno scherzo, ma è quello che è capitato ad un professore di una High School del Maine.
Il docente aveva gentilmente offerto le sue preghiere ad un collega che doveva subire un operazione, ma la frase è stata sentita da un tecnico educativo della Cony High School che lo ha prontamente denunciato alla commissione dell’ Equal Employment Opportunity, un agenzia federale che si occupa di fare rispettare i diritti civili dei lavoratori e dei casi di discriminazione sul luogo di lavoro.
Il malcapitato Toni Richardson è stato intervistato dal quotidiano online ‘Christian News Network’ ed ha detto loro: “Sono rimasto scioccato per il fatto che il mio datore di lavoro mi abbia punito per aver detto privatamente a un mio collega: ‘Pregherò per te’”, ed ha in seguito aggiunto che teme di perdere il posto di lavoro per motivi che non capisce.
Il quotidiano cristiano ha evidenziato che la denuncia potrebbe essere stata una ritorsione, sembra infatti che Richardson avesse informato i dirigenti scolastici di sentirsi a disagio con il collega per via del suo atteggiamento aggressivo e contrastante, spesso tenuto anche davanti ad i suoi studenti. I dirigenti lo hanno richiamato chiedendogli di evitare i contrasti pubblici di fronte agli alunni, ed ora è arrivata questa denuncia.
Ritorsione o no la commissione ha steso un memorandum in cui viene chiesto a tutti i docenti: “In futuro è indispensabile non utilizzare frasi che integrano sistemi di credenze pubbliche e privatenelle scuole “. Per quanto riguarda le misure disciplinari ai danni del professore è stato disposto un breve periodo di sospensione che non figurerà nel suo curriculum, ma è anche stato disposto che se si dovesse ripetere un simile episodio (in cui il professore rivolge frasi dal contenuto religioso a studenti e professori all’interno dell’istituto) dovranno essere applicate delle sanzioni disciplinari più dure e permanenti.
Ci troviamo di fronte ad un paradosso: per quanto la scuola possa essere diventata laica, non si può denunciare una persona perché vuole includere un collega nelle proprie preghiere, in questo modo, invece di rispettare le differenze religiose, si rischia di perdere la libertà di espressione.