Certamente tutti i nostri lettori, in forme diverse, avranno avuto qualche contatto, magari sporadico e superficiale, con i Testimoni di Geova. Li vediamo per le strade della nostra città o paesi spesso con una valigetta in mano e con le loro due riviste “La Torre di Guardia” e “Svegliatevi” che cercano gentilmente di rifilarci dietro libera contribuzione. Periodicamente vengono a bussare alle porte delle nostre abitazioni; la loro insistenza è spesso aggressiva ed invadente, per cui molte persone per non essere disturbate dai Geovisti, hanno affisso dei cartellini o degli adesivi coi quali chiedono ai Testimoni di non bussare alle loro porte. Esistono adesivi di diverse forme e grandezza, addirittura alcuni tra questi sono persino fosforescenti. Ricordo che una volta a Napoli vidi un cartellino che mi divertì molto e su cui era scritto: “Ai Testimoni di Geova. A voi che predicate la pace lasciateci in pace”. L’uso di questi adesivi è stato incoraggiato anni fa dall’autorevole …
… rivista dei gesuiti italiani “La Civiltà Cattolica”, che, nel quaderno 3342, a pagina 452, scrive: “Sarebbe opportuno che si diffondesse l’uso di affiggere sulla porta di casa l’avviso: “Ai Testimoni di Geova. Non bussate a questa porta. Siamo Cattolici”.
Qualche tempo fa anche al padre direttore di Famiglia Cristiana è stato chiesto se fosse corretto apporre tali adesivi. Il sacerdote ha così risposto: “Personalmente non mi sento di raccomandare a tutti l’uso del cartello ammonitore sulla porta di casa, ma neppure si può condannare chi, dopo averle provate tutte, vi ricorre “per legittima difesa”. Quell’etichetta, del resto, non è un giudizio sulle persone, ma l’esercizio di un diritto: quello di non voler discutere le proprie convinzioni religiose con persone sconosciute, che hanno un atteggiamento polemico e spesso fazioso nei confronti della Chiesa Cattolica, anche se soggettivamente rispettabili, i Testimoni di Geova e gli adepti delle varie sette seminano di fatto confusione, creando a volte disagi e divisioni all’interno di una stessa famiglia. Esiste l’obbligo di difendere la propria fede informandosi correttamente e promuovendone la conoscenza secondo le proprie possibilità, ma anche non esponendosi incautamente a tentazioni e suggestioni pericolose”.
I Testimoni di Geova lasciano nelle nostre cassette per la posta anche delle letterine in cui promettono, per chi li seguirà, il Paradiso sulla terra, mentre tutti gli altri (cioè i non Testimoni di Geova, che sono oltre 5 miliardi e mezzo) saranno distrutti tra breve. Molti dei nostri lettori avranno sentito parlare o avranno notato qualche stranezza o stravaganza dei Testimoni di Geova (TdG). Vediamone qualcuna. Ai membri della setta geovista è proibito, pena l’espulsione dalla setta, di votare alle elezioni politiche, espletare il servizio militare o quello civile alternativo, ricevere trasfusioni di sangue, fumare, giocare la schedina, comprare biglietti della lotteria, farsi crescere la barba e portare abiti scuri.
E’ proibito inoltre avere crocifissi, quadri della Madonna dei Santi, festeggiare Natale, Pasqua, Capodanno, nonché compleanni e gli onomastici. Inoltre è proibito cantare l’Inno nazionale e salutare la bandiera della propria patria. I Testimoni di Geova non fanno cin cin come brindisi e non dicono mai salute a uno che starnuta, perché per essi è un’usanza pagana.
Ma al di là di queste stravaganze, chi sono veramente i Testimoni di Geova? Gli stessi geovisti ammettono sul loro annuario del 1984 di essere nati diciannove secoli dopo Cristo; il loro fondatore era un ricco e abile commerciante americano di nome Russell, nato ad Allegheny (Pensylvania) il 16 febbraio 1852. Russell a nove anni perse la madre; questa disgrazia influì notevolmente in lui determinando una certa propensione al pessimismo. Dalla madre ereditò una grande sensibilità religiosa, che lo portò ad un’assidua lettura della Bibbia. Il suo temperamento però era assai incline agli estremismi. Dall’annuario geovista del 1976 apprendiamo che usciva di notte per scrivere con gesso delle frasi bibliche contro il peccato, in modo che gli operai che di buon’ora passavano di là fossero avvertiti. Fra i dodici e i diciassette anni, ebbe una profonda crisi religiosa, che superò incontrando, nel 1870, la setta degli Avventisti. Tale setta, fondata da Miller, riteneva che nel 1844 sarebbe tornato Cristo e ci sarebbe stata la fine del mondo. Quando la profezia fallì l’Avventismo si divise in molti gruppi che prevedevano diverse altre date per la fine del mondo e il ritorno di Gesù Cristo. La passione per le date riguardo alla fine del mondo, i Testimoni di Geova l’hanno dunque ereditata dagli Avventisti.
Nel 1870 Russell, che aveva appena frequentato le scuole elementari, e non conosceva il greco e l’ebraico, fondò un circolo biblico i cui membri per oltre sessant’anni si fecero chiamare “seri studenti internazionali della Bibbia”. Rifacendosi all’Apocalisse dove S. Giovanni dice: “Quindi udii il numero dei segnati: 144.000 furono segnati…” (Ap 7,4), Russell, scoprì che il numero degli eletti che si sarebbero salvati è di 144.000 (ovviamente tutti TdG). Nel 1874 affermò che Cristo era ritornato invisibilmente e che nel 1914 sarebbe comparso a tutti visibilmente per portare in cielo i seguaci di Russell e distruggere tutti gli altri. Ovviamente, di fronte alla delusione del 1914, spostò la data della fine del mondo al 1918, ma morì il 31 ottobre del 1916. Russell quindi si dimostrò un pessimo profeta. Ma che dire di quest’uomo sotto l’aspetto morale? Figlio di un commerciante, ebbe sempre un forte senso degli affari insieme ad una grande capacità organizzativa.
Quando egli diede inizio alla sua attività religiosa si presentò ufficialmente all’Autorità civile non come un movimento religioso ma come una casa editrice (d’altra parte anche oggi non si capisce bene se i Testimoni di Geova siano piazzisti di libri e di riviste che permettono di ottenere degli enormi guadagni finanziari, o diffondano delle idee religiose). Una cosa è certa: i TdG hanno le più grandi tipografie del mondo e vendono centinaia di milioni di libri all’anno. Russell diede alla sua setta la struttura di una società per azioni di cui egli possedeva 990 azioni su mille, e proprio per questa società fu coinvolto in numerose vicende giudiziarie. Nel 1906 fu riconosciuto colpevole di crudeltà e sevizie verso la moglie con cui era sposato da oltre 17 anni, e dalla quale poi si separò.
Nel 1913 fu condannato per truffa, perché si era messo a vendere del grano “miracoloso” maggiorato di ben 62 volte rispetto al prezzo del grano normale. Sempre nel 1913, di fronte all’alta corte dell’Ontario, Russell giurò il falso, affermò infatti di conoscere l’alfabeto greco, ma, messo alla prova, dovette ammettere di non essere in grado di riconoscere alcuna lettera, anzi ammise di non aver mai studiato né l’ebraico, né la filosofia e né la teologia. Il successore di Russell fu Rutheford. Nato nel 1869 da genitori di religione battista, era avvocato e dato che in tre o quattro occasioni aveva sostituito un giudice, aveva mantenuto per sempre la qualifica di giudice, titolo che dava molto prestigio. Gli stessi Testimoni di Geova affermano nelle loro pubblicazioni che il “giudice” aveva un pessimo carattere ed era facilmente incline alla lotta e alle offese, ad esempio nel 1894 fu condannato ad ammende per offese alla corte.
Rutheford entrò nella setta nel 1906 e alla morte di Russell nel 1916, dopo dure lotte per il potere, gli successe. Nel 1917 fu condannato a venti anni di carcere per disfattismo, ma ne uscì dopo qualche mese, quando gli USA vinsero la prima guerra mondiale. Rutheford riteneva di essere stato condannato al carcere per colpa dei preti cattolici e promise di dare filo da torcere per tutta la sua vita alla Chiesa Cattolica, che egli chiamava Babilonia la grande. Nel suo libro “Nemici” scrive: “La gerarchia cattolico-romana pratica la più spudorata impostura” (p.88); “Essi sono gonzi, scimuniti, poveri scimuniti” (p.238); “L’organizzazione cattolica romana è arrogante, millantatrice, beffarda, iniqua” (p.224); “essa è il principale nemico visibile di Dio” (p.347).
Egli previde la fine del mondo per il 1925, ed era talmente sicuro che in questa data sarebbero ritornati sulla terra Abramo, Isacco e Giacobbe, che fece costruire a San Diego, in California, una sontuosa villa, chiamata Beth-Sarim, cioè casa dei principi. I principi non vennero e la villa, che costò allora 75.000 dollari, servì come residenza al capo della setta. Rutheford fece il possibile per dimenticare il fondatore e primo presidente, Russell, che si era moralmente squalificato e si era dimostrato un profeta fallito e un ignorante biblico. Per questo proibì ai membri della setta di portare la barba e di vestire scuro come aveva fatto Russell. Non fece più stampare le opere di Russell e affermò che dal 1914 Cristo era presente invisibilmente sulla terra.
Nel 1931 i membri della setta, che erano conosciuti come “studenti internazionali della Bibbia” o “russelliti” furono chiamati Testimoni di Geova applicando male a sé sia il versetto di Isaia 43,10 sia sbagliando la lettura di uno dei nomi di Dio usati nella Bibbia che già dal 1931 si sapeva essere YAHWEH e non Geova. Gli ebrei, infatti, scrivevano le sole consonanti per cui il nome di Dio lo scrivevano “YHWH” e lo pronunciavano “Yavhé”. Sempre nel 1931, Rutheford proibì ai geovisti di festeggiare il Natale e il compleanno e vietò l’uso della croce come simbolo cristiano.
Nel 1934 fece un’altra affermazione: solo 144.000 unti sarebbero andati in cielo a regnare con Geova, gli altri Testimoni di Geova avrebbero avuto una vita beata ed eterna sulla terra dopo la battaglia di Armaghedon, attesa per il 1942, in cui Cristo avrebbe annientato tutte le religioni, in modo particolare i preti cattolici, e i governi del mondo. Dopo il primo Armaghedon i TdG vivranno e si moltiplicheranno sul pianeta fino al raggiungimento di un numero stabilito (che Rutheford, prudentemente non volle scoprire) dopodiché Geova li renderà tutti sterili in attesa del Armaghedon definitivo, dove saranno annientati i TdG infedeli, mentre gli altri vivranno per sempre sulla terra (Salvezza, p. 218, 219). Rutheford scoprì, inoltre, che Geova risiedeva nella stella di Alcione dalla quale gli Angeli per spostarsi fin sulla terra impiegavano 6 giorni, tuttavia Gesù pare ci impiegasse di meno… (Liberazione, p. 120). Con Rutheford i Testimoni di Geova divennero particolarmente offensivi contro tutte le Chiese e le religioni, ma in modo particolare contro la Chiesa Cattolica. Per Rutheford tutte le organizzazioni umanitarie, ad esempio le Nazioni Unite, l’ONU, l’Unicef, la Croce Rosse, sono guidate dal demonio.
Alla morte per cancro avvenuta l’8 gennaio 1942 successe come presidente della società geovista Knorr, che vietò nel 1945 le trasfusioni di sangue; intorno al 1970-71 proibì inoltre ai Testimoni di Geova di fumare anche una sola sigaretta sotto la pena di essere scomunicati. Nel 1971 Knorr pubblicò la Bibbia dei Testimoni di Geova (pubblicata in Italia nel 1967), la “Traduzione del nuovo mondo delle Sacre Scritture”. Tale traduzione è la più falsa che in duemila anni sia mai stata pubblicata. Con questa Bibbia i Testimoni di Geova hanno toccato il fondo della disonestà umana possibile, falsificando addirittura la parola di Dio per diffondere al meglio le loro dottrine. Knorr, previde la fine del mondo per il 1975, cosa che puntualmente non si avverò.
Dotato di grande spirito organizzativo, diede somma importanza alla diffusione e vendita delle riviste e dei libri della setta e diede una migliore formazione ai TdG nello smerciare la loro propaganda. Con Knorr gli articoli e i libri della società Torre di Guardia divennero totalmente anonimi. Il terzo presidente morì nel 1977. Il quarto presidente della setta fu Franz, che, nato nel 1893, è morto alla fine del dicembre del 1993, a cento anni. Nel 1953, Franz fu coinvolto in Scozia in un processo nel quale dovette subire un interrogatorio sulla sua qualifica di traduttore della Bibbia. Franz si rifiutò di tradurre il quarto versetto del Capitolo 2 della Genesi, lasciando tutti molto perplessi sulle possibilità di poter tradurre la Bibbia dall’ebraico. Agli inizi degli anni ’80, il presidente Franz dovette affrontare gravissime difficoltà, causate dalle critiche di una parte dei dirigenti qualificati della società Torre di Guardia, che in seguito lasciarono i Testimoni di Geova disgustati per gli imbrogli a cui avevano assistito.
Tra questi fuoriusciti vi fu addirittura il nipote di Franz, Raimond, che faceva parte del corpo direttivo dei Testimoni di Geova e che aveva compilato “Ausiliario per comprendere la Bibbia”, la massima opera biblica dei Testimoni di Geova. Diciamo chiaramente che i Testimoni di Geova, che attualmente sono 5 milioni e mezzo in tutto il mondo e circa 400.000 in Italia, sono una delle tante sette americane nate alla fine del 1800, solamente che sono dotati di un particolare spirito di proselitismo. Per giustificare le loro false profezie ed i loro continui errori i TdG hanno inventato il dogma della rivelazione progressiva, secondo il quale una verità è vera fino a quando non verrà sostituita da una verità più vera. All’interno dei TdG non avvengono miracoli, perciò essi dichiarano, che i miracoli che avvengono all’interno della Chiesa sono opere di Satana, così come dissero i farisei a Gesù: “Egli non scaccia i demoni se non in virtù di Beelzebùl, capo dei demoni” (Mt. 12,24). A questi Gesù rispose: “Se Satana scaccia Satana vuol dire che è diviso in se stesso; come dunque potrà stare in piedi il suo regno? ” (Mt. 12,26). Solo Dio, dunque, può creare e distruggere e solo lui può concederci miracoli e grazie (Mc 16, 18). Allo stesso modo solo Dio ha il potere di schiacciare il demonio e solo alla Chiesa tramite gli esorcismi ha il potere di allontanare il maligno (Mc 16, 17).
Addirittura pare che in vari esorcismi il demonio abbia più volte dichiarato: “i TdG sono tra i miei più fedeli collaboratori”. Essi non sono cristiani, perché avendo manipolato numerosissimi passi della Bibbia, non credono che Gesù Cristo è Dio, mentre noi sappiamo che: “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio… e il Verbo si fece carne e abitò in mezzo a noi” (Gv. 1,1-14) e ancora “In Gesù abita corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Col. 2,9) ecc. ecc. Russell dichiarò: “L’uomo Gesù è morto… è morto per sempre (SS, vol. V, p, 454) ma S. Giovanni dice: “La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana… venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. E, detto questo, mostrò loro le mani e il fianco…” (Gv. 20,19-20). I TdG non credono allo Spirito Santo; Nel vangelo secondo Giovanni (20,21-23) Gesù dice: ” – Pace a voi! Come il Padre a mandato me, così io mando voi.- Detto ciò, soffiò su di loro e disse: – Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati, sono loro rimessi; a chi li riterrete, sono ritenuti -“.
I TdG tendono a stampare nella loro Bibbia la parola “Spirito Santo” a lettere minuscole con lo scopo di svilirne il significato, infatti nella II lettera ai Corinti (13,33) della Bibbia cattolica si legge “La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio padre e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi” nei corrispondenti versi della Bibbia del Nuovo Regno si legge: “L’immeritata benignità del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la partecipazione dello spirito santo siano con tutti voi”. I TdG rifiutano decisamente la Santa Trinità, non credono all’immortalità dell’anima: per essi i cani e gli uomini si trovano allo stesso livello; Nella Bibbia cattolica si legge: “Chiunque ha ucciso qualcuno… si purifichi” (Num. 31,19). Nella Bibbia dei TdG si legge “Ognuno che ha ucciso un’anima… si potrebbe purificare”, e ancora “In quel giorno votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa” (Giosué 10, 35 Bibbia C.E.I.); “… in quel giorno votarono ogni anima che era in essa alla distruzione”. (Bibbia TdG). I TdG spiegano: “Gli uomini avevano ucciso i loro corpi; ma non avevano potuto uccidere le loro anime, cioè il loro diritto o titolo alla vita celeste nel regno di Dio” (Babilonia la grande, è caduta p.196).
I TdG non credono all’esistenza dell’Inferno, del Paradiso e del Purgatorio. Non hanno i sacramenti nel senso cattolico della parola e negano l’eucarestia, nella Bibbia del Nuovo Regno si legge : “Gesù prese un pane e… disse: “ prendete, mangiate. Questo significa il mio corpo “. E prese un calice dicendo: “ Bevetene voi tutti poiché questo significa il mio sangue del patto… “ “; Nel vangelo di S. Luca (22,19) si legge: “Poi, preso un pane rese grazie lo spezzò e lo diede loro dicendo: “ Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me “. Allo stesso modo… prese il calice dicendo: “ Questo calice è la nuova Alleanza nel mio sangue che è sparso per voi “”. I TdG non accettano le trasfusioni di sangue, anche nei riguardi di malati gravi in pericolo di morte, essi interpretano erroneamente quanto detto da Dio a Noé nella Genesi “Soltanto non mangerete la carne che ha in sé il suo sangue. Certamente del sangue vostro, ossia della vita vostra, io domanderò conto…” (Gen 9,4-5).
Il sangue nella cultura biblica ed orientale è il simbolo della vita, l’unico che può disporre della nostra vita è Dio, pertanto l’interpretazione di questi versetti, non è legata al sangue in modo materialistico, ma a ciò che questo rappresenta ossia la vita e alla volontà di Dio di tutelarla, facendo crescere tra gli Ebrei l’orrore verso l’omicidio. Noi sappiamo che Gesù non ha esitato a spargere il suo sangue per la nostra salvezza, egli stesso ha detto: “Se non mangiate la carne del Figlio dell’Uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita” (Gv, 6,53). Infine i TdG, non venerano né la Vergine Maria né i Santi. Essi insomma sono l’insieme di tutte le eresie che ci sono state nella storia della Chiesa. Ritengo inoltre che al di là dei gravissimi errori dottrinali, siano una setta pericolosa anche per lo Stato, in quanto ritengono che ogni Stato sia demoniaco e che non bisogni partecipare alle elezioni politiche né in caso di guerra si debba difendere la Patria. Inoltre essi sono responsabili della morte di numerose persone, poiché rifiutano le trasfusioni di sangue e con la loro propaganda capillare diffondono un allarmismo e un terrorismo psicologico molto pericoloso per l’igiene mentale della popolazione, particolarmente delle persone più deboli psichicamente.
Don Marcello Stanzione