La sentenza delle autorità sanitarie ribalta alla radice tutto ciò che si è provato ad affermare finora sulla vaccinazione dei bambini contro il Covid, ed è quindi destinata inevitabilmente a fare discutere.
I dati infatti parlano di una realtà ben diversa da quella raccontata finora, e la decisione delle istituzioni è stata ampiamente applaudita dalla popolazione.
Le autorità sanitarie della Florida hanno infatti stabilito che i bambini sani non hanno bisogno di vaccini contro il Covid. Come anche in Italia numerosi virologi ed esperti rimasti tuttavia inascoltati hanno provato a ripetere, in modo particolare per i ragazzi sotto i 12 anni i rischi derivanti dall’infezione da Covid sono molto limitati, quasi inesistenti, senza contare che la maggior parte dei giovani possiede anticorpi naturali. Tutte motivazioni che portano ad affermare che non ha alcun valore consigliare la vaccinazione ai bambini sani.
La decisione della Florida che cambia le carte in tavola
Sempre in Florida, inoltre, nelle scorse settimane il governatore repubblicano Ron DeSantis ha tentato di imboccare strade alternative per combattere la pandemia nel migliore dei modi, come ad esempio l’utilizzo delle terapie domiciliari precoci o degli anticorpi monoclonali, accusando per queste ultime il presidente Usa Biden di aver tagliato le forniture verso il suo Stato del 50 per cento. Ad oggi, i risultati della lotta al Covid danno ragione alla Florida, con un numero di decessi fortemente inferiore alla media nazionale.
Ora, “il Dipartimento della Salute della Florida sarà il primo stato a sconsigliare ufficialmente i vaccini Covid-19 per bambini sani”, ha annunciato il Chirurgo Generale dello Stato della Florida Joseph Ladapo. Il Dipartimento della Salute della Florida è infatti ad oggi il primo Stato americano a pubblicare una guida in cui si afferma che i bambini sani di età compresa tra 5 e 17 anni non hanno alcun beneficio dal vaccino per il Covid.
“È essenziale che gli operatori sanitari analizzino i dati esistenti sul vaccino COVID-19 insieme ai genitori quando decidono di vaccinare i bambini”, ha affermato Ladapo, aggiungendo che “sulla base dei dati attualmente disponibili, i rischi della somministrazione della vaccinazione COVID-19 tra bambini sani possono superare i benefici. Ecco perché queste decisioni dovrebbero essere prese su base individuale e mai imposte”.
I dati inequivocabili mostrano l’inutilità del vaccino Covid per i bambini
Subito sono piovute nei confronti del Dott. Ladapo numerose critiche, in particolare di chi lo accusa di non sostenere l’utilità dei vaccini contro il Covid. La risposta del medico è stata che non è affatto così, ma che al contrario sta semplicemente riconoscendo che il rischio per i bambini sani dovuto al Covid è quasi inesistente, e che a supporto di questa affermazione ci sono abbondanti prove scientifiche.
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Queste parlano ad esempio di una “probabilità estremamente bassa di malattia grave o di morte”. Uno studio su Lancet ha stimato il tasso di mortalità per l’infezione per i minori di 18 anni tra lo 0,0023% e lo 0,0085%, e tra i 5 e gli 11 anni i tassi scendono ancora di più. In totale, dal 3 ottobre 2020 e il 2 ottobre 2021 si sono contati 66 decessi che potrebbero avere un legame con il Covid-19 tra i bambini dai 5 agli 11 anni, contro ad esempio 969 morti in questo gruppo di età per lesioni involontarie e 207 per omicidio nel 2019.
I tassi di mortalità per poliomielite e morbillo inoltre variano tra lo 0,1% e lo 0,3%, quindi sono sostanzialmente più alti di quelli per Covid. Oltre a questo, emerge anche che il vaccino contro il coronavirus prodotto da Pfizer, che è anche l’unico autorizzato per i bambini, si è rivelato molto meno efficace nel prevenire l’infezione nei bambini dai 5 agli 11 anni rispetto a quanto accade ad esempio per gli adolescenti più grandi o per gli adulti, secondo i dati raccolti dai funzionari sanitari dello Stato di New York.
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L’efficacia del vaccino contro l’ospedalizzazione dei bambini per Covid è inoltre scesa dal 50 al 100 per cento con Omicron dopo un mese dalla somministrazione, come anche la protezione dall’infezione è stata ancora più deludente, calata bruscamente al 12% dal 68% iniziale. Dopo due mesi, l’efficacia del vaccino contro l’infezione sintomatica negli adolescenti dai 12 ai 17 anni scende al 23%. Insomma, dati non molto positivi che fanno pensare che la vaccinazione per i bambini contro il Covid non sia affatto indispensabile. Di fatto, la realtà più rassicurante è che la maggior parte dei bambini è già immune in maniera naturale contro il Covid.