La Parola di Dio, in questa Domenica delle Palme, descrive Gesù che invia i discepoli a cercare “un tale, di cui tace il nome, in una grande città come Gerusalemme”!
Questo è il videocommento di don Massimilaino Scalici, sacerdote diocesano di Palermo.
“Ma se il nome di quel tale, che i discepoli certamente conoscono, è però omesso dall’evangelista, quel tale, caro fratello e cara sorella, sono io, sei tu, è ciascuno di voi (…). E cosa devono riferirci i discepoli? Che il Maestro, quest’anno farà la Pasqua da me, da te con i suoi discepoli, a casa tua come pure nel luogo di lavoro dove sarai in questa settimana pasquale. E allora, occorre fare i preparativi”.
Dice don Massimiliano Scalici: “A causa di questo virus, sono cambiate tante cose. Non solo abitudini e consuetudini sociali, ma anche le consuetudini religiose e spirituali. Io dico di più. Questo virus ci sta provocando a cambiare, soprattutto, certe concezioni, in materia sacramentale e teologica che erano radicate da centinaia di anni in noi. Sì, il virus ci invita a riscoprire Gesù Cristo in un altro luogo teologico della sua manifestazione e della sua presenza: la casa e il lavoro”.
“E se non l’abbiamo ancora capito, la storia dell’umanità di Dio, resasi pienamente manifesta nell’uomo Cristo Gesù, si compie nei racconti scritti sulle righe storte della nostra storia sociale, civile, politica, religiosa, culturale ed etica”, sottolinea il sacerdote.
La Parola di Dio “si sta compiendo davanti a noi, nelle drammatiche storie di questi giorni di pandemia. In questi giorni, infatti, la vera immagine di Gesù non è quella portata in processione e venerata nelle stupende effigie del Cristo sofferente e morto, che costituiscono il prezioso patrimonio artistico e religioso italiano, spagnolo e di tutti i Paesi cristiani e cattolici del mondo, ma è quella che in modo umile si nasconde dietro ai tanti camici bianchi e verdi di dottori, infermieri e di operatori socio-sanitari.
Gesù, legato, flagellato e con la croce sulle spalle, oggi, si muove tra i corridoi degli ospedali, indossando una mascherina; è su una barella intubato ed è trasportato agonizzante in ambulanza. Queste immagini inedite del Cristo, totalmente in linea col suo umile stile di fare e di manifestarsi, sono davanti ai nostri occhi, amici, eppure noi non riusciamo a riconoscerlo, soprattutto dopo essere stati abituati per anni e per secoli a toccarlo in immagini sacre, a venerarlo in riti religiosi e ad adorarlo nel Pane eucaristico. Ma lui -ci dice il Coronavirus- non è solo lì”.
Tutti i videocommenti di don Massimiliano Scalici sono su YouTube e anche sulla pagina Facebook “Videocommento alla Parola di Dio”; @valorizzareiltempo.
Don Massimiliano Scalici è anche autore del libro “Dio ti perdono. La misericordi a capovolta”. Il testo è un diario a quattro mani che esplora il dialogo tra una donna che vive un grande dolore e la sua guida spirituale.
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Antonella Sanicanti
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