Vangelo di oggi 3 Settembre 2024: Lc 4,31-37 | Commento di Papa Francesco

Il Vangelo di oggi, 3 settembre 2024, offre uno spunto di riflessione molto importante per comprendere la santità e la potenza infinita di Dio. 

Gesù libera il giovane posseduto
Vangelo del giorno 3 settembre 2024-lalucedimaria.it

Nel Vangelo di oggi, martedì 3 settembre 2024, si pone l’accento sulla potenza di Dio, la santità che sovrasta il male, sconfiggendolo totalmente. È il male stesso, impossessatosi di un giovane, a dire a Gesù: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

Nel passo odierno del Vangelo, si può denotare anche lo stupore di chi assiste alle azioni straordinarie di Nostro Signore. Dio è infinita potenza, non c’è nulla da temere con Lui al nostro fianco. Ricordiamoci sempre di avere fede, soprattutto nei momenti bui, perché ciò è quello che può davvero renderci più forti.

Martedì della 22.ma settimana del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Luca Lc 4,31-37

In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.

Papa Francesco udienza generale
Papa Francesco (ansa foto)-lalucedimaria.it

Commento di Papa Francesco al Vangelo

La santità di Dio è una forza in espansione, e noi supplichiamo perché frantumi in fretta le barriere del nostro mondo. Quando Gesù incomincia a predicare, il primo a pagarne le conseguenze è proprio il male che affligge il mondo. Gli spiriti maligni imprecano: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!» (Mc 1,24). Non si era mai vista una santità così: non preoccupata di sé stessa, ma protesa verso l’esterno.  Una santità – quella di Gesù – che si allarga a cerchi concentrici, come quando si getta un sasso in uno stagno. Il male ha i giorni contati – il male non è eterno –, il male non può più nuocerci: è arrivato l’uomo forte che prende possesso della sua casa (cfr Mc 3,23-27). E questo uomo forte è Gesù, che dà anche a noi la forza per prendere possesso della nostra casa interiore. La preghiera scaccia ogni timore.

Il Padre ci ama, il Figlio alza le braccia affiancandole alle nostre, lo Spirito lavora in segreto per la redenzione del mondo. E noi? Noi non vacilliamo nell’incertezza. Ma abbiamo una grande certezza: Dio mi ama; Gesù ha dato la vita per me! Lo Spirito è dentro di me. È questa la grande cosa certa. E il male? Ha paura. E questo è bello. (Udienza generale, 27 febbraio 2019)

fonte: vaticannews.va.it

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