Chiediamo al Signore il dono, tramite il suo esempio e soccorso, di farci portatori di quella verità che è sigillata nel nome di Gesù.
Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria
Nel Vangelo di oggi è scritto: “Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli”. Questo credo voglia dire che quello che ci aspetta di là è talmente pieno, ricco e “alto”, che non avremo il vincolo delle relazioni, né dovremo andare dietro a logiche umane, mondane, che non sono le stesse di Dio.
Gesù infatti ci dice che un grave errore è ragionare in modo mondano, in un modo legato alle geometrie della nostra mente. A volte ci diamo delle risposte che sono solo nostre e che cozzano con quello che è il modo col quale Dio ci sostiene e ci guida.
Sapersi abbandonare e perdonare
Chiediamo al Signore piuttosto il dono di saperci abbandonare in mondo pieno, e di non fare ragionamenti arzigogolati che hanno poco a che fare con la fede e l’abbandono. Chiediamo al Signore il dono, tramite il suo esempio e soccorso, di farci veramente portatori di quella verità che è sigillata e siglata nel nome di Gesù.
In fondo lo ha proclamato lui: “Io sono la via, la verità e la vita”: su queste parole siamo chiamati a fondare la nostra vita, la nostra fede, e a riporre tutto ciò che ci allontana dalla pace. Chiediamo il dono a Dio il dono dell’abbandono e del perdono di noi stessi, perché a volte ci giustifichiamo, non ci perdoniamo.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.