Vangelo di oggi 14 gennaio 2025: Mc 1,21b-28 | Commento di Papa Francesco

Meditiamo il Vangelo del 14 Gennaio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla Parola del Signore. 

gesù al tempio
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Dal Vangelo di oggi: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio».

Martedì della prima settimana del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 1,21b-28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.

Papa Francesco udienza generale
Papa Francesco (ansa foto)-lalucedimaria.it

Commento al Vangelo di Papa Francesco

Il Vangelo odierno ci presenta Gesù mentre libera una persona posseduta da uno “spirito maligno” (cfr Mc 1,21-28), che la straziava e continuava a farla gridare (cfr vv. 23.26). Così fa il diavolo: vuole possedere per “incatenarci l’anima”. Incatenarci l’anima: questo vuole il diavolo. E noi dobbiamo stare attenti alle “catene” che ci soffocano la libertà. Perché il diavolo ti toglie la libertà, sempre. Proviamo allora a dare dei nomi ad alcune di queste catene che possono stringerci il cuore.

Penso alle dipendenze, che rendono schiavi, sempre insoddisfatti, e divorano energie, beni e affetti; penso alle mode dominanti, che spingono a perfezionismi impossibili, al consumismo e all’edonismo, che mercificano le persone e ne guastano le relazioni.

E altre catene: ci sono le tentazioni e i condizionamenti che minano l’autostima, la serenità e la capacità di scegliere e di amare la vita; un’altra catena: la paura, che fa guardare al futuro con pessimismo, e l’insofferenza, che getta la colpa sempre sugli altri; e poi c’è la catena molto brutta: l’idolatria del potere, che genera conflitti e ricorre ad armi che uccidono o si serve dell’ingiustizia economica e della manipolazione del pensiero. Tante catene ci sono nella nostra vita. E Gesù è venuto a liberarci da tutte queste catene. (…)

Chiediamoci allora: io voglio davvero la libertà da quelle catene che mi stringono il cuore? E poi, so dire “no” alle tentazioni del male, prima che si insinuino nell’anima? Infine, invoco Gesù, gli permetto di agire in me, per risanarmi dentro? La Vergine Santa ci custodisca dal male. (Angelus, Piazza San Pietro, 28 gennaio 2024)

Fonte: vaticannews.va.it

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