Ascoltiamo e meditiamo il Vangelo di mercoledì 22 Maggio 2024, per iniziare questo nuovo giorno alla luce della Parola del Signore.
Vi proponiamo un primo spunto di riflessione del Vangelo di oggi: “Non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me”.
“Invece di dividere le persone in buone e cattive, tutti siamo chiamati a vigilare sul nostro cuore, perché non ci succeda di soccombere al male e di dare scandalo agli altri. Le parole di Gesù svelano insomma una tentazione, quella della chiusura, e offrono un’esortazione”.
Santa Rita da Cascia – III Settimana del Salterio – Anno B
Dal Vangelo secondo Marco 9,38-40
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.
Commento di Papa Francesco
“Il Vangelo della Liturgia odierna ci racconta un breve dialogo tra Gesù e l’Apostolo Giovanni, che parla a nome di tutto il gruppo dei discepoli. Essi hanno visto un uomo che scacciava i demoni nel nome del Signore, ma glielo hanno impedito perché non faceva parte del loro gruppo.
Gesù, a questo punto, li invita a non ostacolare chi si adopera nel bene, perché concorre a realizzare il progetto di Dio (cfr Mc 9,38-41). Poi ammonisce: invece di dividere le persone in buone e cattive, tutti siamo chiamati a vigilare sul nostro cuore, perché non ci succeda di soccombere al male e di dare scandalo agli altri (cfr vv. 42-45.47-48). Le parole di Gesù svelano insomma una tentazione e offrono un’esortazione.
La tentazione è quella della chiusura. I discepoli vorrebbero impedire un’opera di bene solo perché chi l’ha compiuta non apparteneva al loro gruppo. Pensano di avere “l’esclusiva su Gesù” e di essere gli unici autorizzati a lavorare per il Regno di Dio. Ma così finiscono per sentirsi prediletti e considerano gli altri come estranei, fino a diventare ostili nei loro confronti.
Fratelli e sorelle, ogni chiusura, infatti, fa tenere a distanza chi non la pensa come noi e questo – lo sappiamo – è la radice di tanti mali della storia: dell’assolutismo che spesso ha generato dittature e di tante violenze nei confronti di chi è diverso”.
fonte: vaticannews.va