Ascoltiamo e meditiamo il Vangelo di giovedì 28 Settembre 2023, per iniziare questo nuovo giorno alla luce della Parola del Signore.
Vi proponiamo un primo spunto di riflessione del Vangelo di oggi: “Chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?“
“La vanità ci gonfia, non ha lunga vita, perché è come una bolla di saponeL’uomo si affanna per apparire, per fingere, per sembrare. Questa è la vanità. La vanità è come una osteoporosi dell’anima: le ossa di fuori sembrano buone, ma dentro sono tutte rovinate”.
XXV settimana tempo ordinario – I settimana del Salterio – Anno A
Dal Vangelo secondo Luca 9,7-9
In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.
Commento di Papa Francesco
“Tutto è vanità, tutto è vanità: il ritornello che va e viene; tutto è vanità, tutto è “nebbia”, tutto è “fumo”, tutto è “vuoto”. Stupisce trovare queste espressioni, che mettono in discussione il senso dell’esistenza, dentro la Sacra Scrittura. In realtà, la continua oscillazione di Qoelet tra senso e non-senso è la rappresentazione ironica di una conoscenza della vita che si distacca dalla passione per la giustizia, della quale è garante il giudizio di Dio.
E la conclusione del Libro indica la via d’uscita dalla prova: «Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo» (12,13). Questo è il consiglio per risolvere questo problema”.
fonte: vaticannews.va