Vangelo di oggi 10 Settembre 2024: Lc 6,12-19 | Commento di Papa Francesco

Il Vangelo odierno mostra Nostro Signore scegliere coloro che saranno i suoi discepoli, che lo seguiranno ovunque. 

Vangelo di oggi, 10 settembre 2024
Gesù sceglie i suoi discepoli-lalucedimaria.it

Uno degli avvenimenti più importanti nella vita di Gesù è il momento in cui scelse i suoi 12 apostoli. Nostro Signore comincia a mostrarsi in tutta la sua straordinaria potenza. È un momento importante perché i 12 apostoli sono coloro che lo accompagneranno lungo il suo percorso, quello che lo porterà a compiere la sua missione, ossia dare la vita per salvare le anime. La sua potenza si è estesa ed è ancora oggi il centro della vita di tutti noi.

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 6,12-19

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.

Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

Vangelo del 9 settembre 2024
Papa Francesco (ansa foto /Alessandro Di Meo)-lalucedimaria.it

Commento al Vangelo di Papa Francesco

«In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli» (6,12-13). Gesù li sceglie dopo una notte di preghiera. Pare che non ci sia altro criterio in questa scelta se non la preghiera, il dialogo di Gesù con il Padre. […] Non dimentichiamo che quello che sostiene ognuno di noi nella vita è la preghiera di Gesù per ognuno di noi, con nome, cognome, davanti al Padre, facendogli vedere le piaghe che sono il prezzo della nostra salvezza. Anche se le nostre preghiere fossero solo balbettii, se fossero compromesse da una fede vacillante, non dobbiamo mai smettere di confidare in Lui, io non so pregare ma Lui prega per me. Sorrette dalla preghiera di Gesù, le nostre timide preghiere si appoggiano su ali d’aquila e salgono fino al Cielo. Non dimenticatevi: Gesù sta pregando per me – Adesso? – Adesso. Nel momento della prova, nel momento del peccato, anche in quel momento, Gesù con tanto amore sta pregando per me. (Udienza generale, 2 giugno 2021).

fonte: vaticannews.va.it

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