Vangelo di oggi 2 Ottobre 2024: Mt 18,1-5.10 | Commento di Papa Francesco

Nel Vangelo del 2 ottobre 2024, i discepoli si avvicinarono a Nostro Signore, e chiesero: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».

Vangelo del 1 ottobre 2024
Vangelo di oggi, 1 ottobre 2024-lalucedimaria.it

Nel Vangelo di oggi, Gesù parla sempre più chiaramente di come bisognerebbe essere davvero per poter entrare nel regno dei Cieli. Alla domanda fatta dai suoi discepoli, non esita a dare spiegazioni.

Mercoledì della 26.ma settimana del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,1-5.10

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

papa francesco udienza generale
Papa Francesco (ansa foto)-lalucedimaria.it

Commento di Papa Francesco al Vangelo

Dio non ha difficoltà a farsi capire dai bambini, e i bambini non hanno problemi a capire Dio. Non per caso nel Vangelo ci sono alcune parole molto belle e forti di Gesù sui “piccoli”. Questo termine “piccoli” indica tutte le persone che dipendono dall’aiuto degli altri, e in particolare i bambini. Gesù dice: […] «Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli» (Mt 18,10).
Dunque, i bambini sono in sé stessi una ricchezza per l’umanità e anche per la Chiesa, perché ci richiamano costantemente alla condizione necessaria per entrare nel Regno di Dio: quella di non considerarci autosufficienti, ma bisognosi di aiuto, di amore, di perdono.

E tutti, siamo bisognosi di aiuto, d’amore e di perdono! […] Ma ci sono tanti doni, tante ricchezze che i bambini portano all’umanità. Ne ricordo solo alcuni. Portano il loro modo di vedere la realtà, con uno sguardo fiducioso e puro. Il bambino ha una spontanea fiducia nel papà e nella mamma; ha una spontanea fiducia in Dio, in Gesù, nella Madonna. Nello stesso tempo, il suo sguardo interiore è puro, non ancora inquinato dalla malizia, dalle doppiezze, dalle “incrostazioni” della vita che induriscono il cuore. Sappiamo che anche i bambini hanno il peccato originale, che hanno i loro egoismi, ma conservano una purezza, e una semplicità interiore. […] Per tutti questi motivi Gesù invita i suoi discepoli a “diventare come i bambini”, perché “a chi è come loro appartiene il Regno di Dio” (Udienza generale, 18 marzo 2015)

fonte: vaticannews.va.it

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