Meditiamo il Vangelo del 21 Novembre 2024, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla Parola del Signore.
Meditiamo sulla parola del Signore, di oggi:«Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Giovedì della 33.ma settimana del tempo ordinario
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12,46-50
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.
Comento al Vangelo di Papa Francesco
E allora possiamo fermarci un po’ su questa parola: famiglia. Perché è una realtà che è tanto cambiata, e sta cambiando, eppure la famiglia rimane un valore-chiave. Ma sapete quando c’è stata la vera “rivoluzione” della famiglia? Sapete chi l’ha fatta? È facile rispondere, perché le novità, quelle vere, a questo mondo le ha portate uno solo: Gesù Cristo. La vera rivoluzione della famiglia l’ha fatta Lui. E anche la famiglia, Lui, l’ha rinnovata, l’ha trasformata. In che senso?
Ce lo dice un episodio del Vangelo, dove c’è una di quelle parole di Gesù che ci lasciano sconcertati, ci mettono in crisi. Lo raccontano i tre sinottici Matteo, Marco e Luca. Gesù sta predicando in mezzo ai suoi discepoli e ad altra gente e a un certo punto gli dicono: “Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi parenti che ti cercano”.
Ricordate cosa risponde Gesù? Lui gira lo sguardo su quelli che stanno lì intorno a Lui e dice: “Ecco mia madre e i miei fratelli!”. E aggiunge: “Perché chi fa la volontà del Padre mio è per me fratello, sorella e madre” (cfr Mt 12,46-50; Mc 3,31-35; Lc 8,19-21). Questa parola di Gesù, se ci pensiamo bene, genera un modo nuovo di intendere la famiglia.
Vedete? All’inizio io mi sono rivolto a voi chiamandovi “fratelli e sorelle”. Non è solo una formula, un modo di dire convenzionale. No. È una realtà, una realtà nuova generata da Gesù Cristo. E come vi dicevo, questa parola di Gesù ha radicalmente rinnovato la famiglia, per cui il legame più forte, più importante per noi cristiani non è più quello di sangue, ma è l’amore di Cristo.
Il suo amore trasforma la famiglia, la libera dalle dinamiche dell’egoismo, che derivano dalla condizione umana e dal peccato, la libera e la arricchisce di un legame nuovo, ancora più forte ma libero, non dominato dagli interessi e dalle convenzioni della parentela, ma animato dalla gratitudine, dalla riconoscenza, dal servizio reciproco. (Discorso al pellegrinaggio della diocesi di Asti, 5 maggio 2023).
fonte: vaticannews.va.it