Nel Vangelo di oggi, 7 settembre 2024, Gesù offre uno spunto essenziale di cui tenere conto: l’allontanarsi dall’ipocrisia.
Il Vangelo di oggi, 7 settembre 2024, ci mostra Gesù che ancora una volta si trova a dover smascherare l’ipocrisia dei farisei, che lo attaccano con le loro domande a trabocchetto. Domande in cui naturalmente Gesù non cade. I farisei si occupavano della legge, ma trascuravano la cosa più importante, ossia di curare il loro dentro, essendo profondamente ipocriti.
Sabato della 22.ma settimana del tempo ordinario
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6,1-5
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.
Commento di papa Francesco al Vangelo
Curavano la legge, trascuravano la giustizia. Curavano la legge, trascuravano l’amore. Erano modelli, erano i modelli, e Gesù per questa gente trova soltanto una parola: ipocriti. Da una parte vai per tutto il mondo cercando proseliti, voi cercate e poi chiudete la porta. Uomini di chiusura, uomini tanto attaccati alla legge, alla lettera della legge, non alla legge, ché la legge è amore; ma alla lettera della legge, che sempre chiudevano le porte della speranza, dell’amore, della salvezza […] Questa è la strada che ci insegna Gesù, totalmente opposta a quella dei dottori della legge. E questa strada dall’amore alla giustizia, porta a Dio. Invece, l’altra strada, di essere attaccati soltanto alla legge, alla lettera della legge, porta alla chiusura, porta all’egoismo. La strada che va dall’amore alla conoscenza e al discernimento, al pieno compimento, porta alla santità, alla salvezza, all’incontro con Gesù. Invece, questa strada porta all’egoismo, alla superbia di sentirsi giusti, a quella santità fra virgolette delle apparenze, no? Gesù dice a questa gente: “Ma a voi piace farvi vedere dalla gente come uomini di preghiera, di digiuno...”, farsi vedere, no? Per questo Gesù dice alla gente: “Ma fate quello che dicono, ma no quello che fanno.” Gesù si avvicina: la vicinanza è proprio la prova che noi andiamo sulla vera strada. Perché è proprio la strada che ha scelto Dio per salvarci: la vicinanza. Si avvicinò a noi, si è fatto uomo. (Santa Marta, 31 ottobre 2014)
Fonte: vaticannews.it