Vangelo di oggi 9 Ottobre 2024: Lc 11,1-4 | Commento di Papa Francesco

Nel Vangelo di oggi, Gesù insegna ai suoi discepoli, una delle preghiere più importanti in assoluto, il Padre Nostro. 

Vangelo 9 ottobre 2024
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Nel Vangelo odierno, Nostro Signore Gesù Cristo insegna ai suoi discepoli la preghiera del Padre Nostro. Sono loro, infatti, a chiedergli come rivolgersi al Padre che è nei Cieli.

Mercoledì della 27.ma settimana del tempo ordinario

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11,1-4

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

Parola del Signore.
Lode a Te o Cristo.

Papa Francesco udienza generale
Papa Francesco (ansa foto)-lalucedimaria.it

Papa Francesco commento al Vangelo

Gesù pregava come prega ogni uomo del mondo. Eppure, nel suo modo di pregare, vi era anche racchiuso un mistero, qualcosa che sicuramente non è sfuggito agli occhi dei suoi discepoli, se nei vangeli troviamo quella supplica così semplice e immediata: «Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1). Loro vedevano Gesù pregare e avevano voglia di imparare a pregare: “Signore, insegnaci a pregare”. E Gesù non si rifiuta, non è geloso della sua intimità con il Padre, ma è venuto proprio per introdurci in questa relazione con il Padre. E così diventa maestro di preghiera dei suoi discepoli, come sicuramente vuole esserlo per tutti noi.

Anche noi dovremmo dire: “Signore, insegnami a pregare. Insegnami”. Anche se forse preghiamo da tanti anni, dobbiamo sempre imparare! L’orazione dell’uomo, questo anelito che nasce in maniera così naturale dalla sua anima, è forse uno dei misteri più fitti dell’universo. […] La cosa più bella e più giusta che tutti quanti dobbiamo fare è di ripetere l’invocazione dei discepoli: “Maestro, insegnaci a pregare!”.  (Udienza generale, 5 dicembre 2018)

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