“Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero”. Nel passo del Vangelo di oggi Luca ci racconta come Gesù si è manifestato a due discepoli dopo essere risorto.
Gli undici, infatti, non avevano ancora compreso che la sparizione del corpo era legata alla resurrezione che lo stesso Maestro aveva in più occasioni preannunciato.
I due discepoli, ancora frastornati dagli eventi appena occorsi, camminavano per le strade di Emmaus parlando della crocifissione e della sparizione del corpo del Maestro. A loro si affiancò un anziano che, sentendoli discutere si informò dell’argomento delle loro discussioni. Quando i discepoli glielo riferirono, lui cominciò a contestare la scelta dei sommi sacerdoti portando come prova degli errori da loro commessi la citazione e la spiegazione delle Sacre Scritture da Mosè in avanti. I discepoli lo invitarono allora a cenare con loro e quando questo spezzo e benedisse il pane si resero conto che in realtà era Gesù.
Spezzò il Pane…
Dal Vangelo secondo Luca (24, 13-35): “Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?».
Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane”.
Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?
Oggi leggiamo un bellissimo racconto dell’evangelista Luca. Due dei 12 discepoli di Cristo hanno perduto qualsiasi fede in Gesù e sono rimasti traumatizzati dalla sua morte. Il loro scetticismo è tale da fargli rifiutare le visioni avute dalle donne e quella avuta da Simone. Per loro si tratta di un effetto del dolore, del desiderio di averlo ancora tra loro. Ai due si accosta un viandante che cita loro tutte le Sacre Scritture che riguardano Gesù il Messia. Solo quando questo spezza e benedice il pane capiscono di trovarsi di fronte al Maestro.
La scoperta della vita e del cammino condiviso con Gesù è quella che fa ognuno di noi quando si approccia alla fede attraverso le scritture. Una volta trovato quel senso di appartenenza a Dio è impossibile non testimoniarlo agli altri. Così anche i discepoli scoraggiati tornano dagli altri per raccontare loro che Gesù è risorto, è vivo è sarà sempre al loro fianco.
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Luca Scapatello