Il Vangelo di oggi ci dice: “Ecco cos’ha fatto per me il Signore”

“Ecco cos’ha fatto per me il Signore”: Nel Vangelo odierno viene spiegata la genesi divina di Giovanni Battista, i suoi genitori infatti erano sterili e anziani ed è nato per volontà di Dio.

Il Vangelo di oggi ci dice

La nascita del profeta Elia, colui che avrebbe preparato il popolo d’Israele alla venuta del Messia viene narrata nei minimi dettagli da Luca.

In questo passo viene svelato un dettaglio fondamentale per la dottrina cristiana. Nella Bibbia era stato annunciato che un profeta sarebbe nato poco prima del Cristo ed avrebbe annunciato al popolo d’Israele che il tempo era giunto. Collegando la nascita di Giovanni alla volontà divina, Luca spiega come le antiche profezie si legassero alle nuove e come non vi fosse dubbio che Gesù era il Figlio di Dio che avrebbe salvato il popolo.

La miracolosa nascita di Giovanni

Lc 1, 5-25: “Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa; che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore.

L’annuncio dell’Angelo Gabriele

Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita. Perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti; e preparare al Signore un popolo ben disposto».

Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno; perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore. Nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini»”.

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?

Abbiamo già detto che il passo di oggi ci mostra la congiunzione tra il Vecchio ed il Nuovo Testamento. L’attesa del Messia è finita, la venuta di Cristo è ciò che cambia la lettura della storia umana e la illumina con la luce divina. La nascita di Gesù arriva tramite prodigi che per l’essere umano sarebbero impossibili e questo ne connota la sua essenza rendendola sovrannaturale. Il passo ci dice anche che chiunque sia testimone della onnipotenza divina non possa fare a meno di diventare un divulgatore della stessa.

Zaccaria, come altri dopo di lui, non possono che ringraziare Dio per il dono che gli ha fatto ed il miglior modo per farlo è raccontare il miracolo o la grazia di cui sono stati protagonisti. Questo passo ci dice infine che la speranza non deve mai abbandonarci, poiché in una situazione che appare d’impossibile risoluzione, ecco che Dio può compiere il miracolo che cambia tutto.

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Luca Scapatello

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