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Il Vangelo di oggi ci dice: “Elia è venuto e non l’hanno riconosciuto”

“Elia è venuto e non l’hanno riconosciuto”: Nel Vangelo odierno Gesù spiega ai discepoli che la profezia sul Messia è compiuta, visto che Elia ha già annunciato il suo arrivo, ma non l’hanno riconosciuto.

I discepoli hanno qualche perplessità, sanno che prima dell’arrivo del Messia, sarebbe arrivato un profeta che ne annunciava la venuta.

Il popolo d’Israele attendeva da tempo la discesa in terra del Cristo. Secondo la profezia di Isaia questo evento sarebbe stato preannunciato da un profeta che urlava nel deserto. Per questo motivo i discepoli chiedono perché nella profezia si parla di questo Elia che avrebbe preceduto la sua venuta. Gesù conferma che Elia avrebbe cambiato tutto annunciando la discesa del Cristo ed in effetti era successo, solo che il suo messaggio non era stato colto. Gesù si riferisce ovviamente a Giovanni Battista, del quale si disse che era un indemoniato.

Dal Vangelo secondo Matteo (17, 10-13)“Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista”.

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?

In questa terza settimana dell’Avvento, continuano i passi sulla rivelazione della missione divina di Gesù. Il salvatore in questo caso parla con i suoi discepoli, i quali gli chiedono come mai non è giunto quel profeta di cui parla il Testo Sacro. Il Messia risponde loro che è vero che nella profezia di Isaia viene annunciato l’arrivo di Elia prima di quello del Salvatore. Ma sbagliano nel ritenere che esso non sia giunto, poiché il profeta ha inviato loro il messaggio, ma è stato preso per pazzo, indemoniato.

Il riferimento è ovviamente a Giovanni Battista, il quale invitò tutti alla conversione prima dell’arrivo del Figlio dell’uomo. Nella percezione dell’importanza di Giovanni Battista e Gesù, consiste la divergenza tra Ebraismo e Cristianesimo. I Cristiani credono che l’arrivo di Gesù sia stato predetto da Giovanni Battista e che dunque Esso sia il salvatore. Gli ebrei invece ritengono che né il profeta né il messia siano mai arrivati.

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Luca Scapatello

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Luca Scapatello

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