Il Vangelo di oggi ci dice: “Questa generazione è malvagia”

“Questa generazione è malvagia”. Nel passo del Vangelo di oggi, Gesù avverte tutti coloro che non lo hanno riconosciuto come segno divino e lo hanno rifiutato.

Il Vangelo di oggi ci dice

Il Messia utilizza parole di condanna verso coloro che lo hanno osteggiato e che, invece di gioire per la sua venuta, stanno ordendo trame di morte nei suoi confronti.

Gesù è giunto sulla terra come incarnazione di Dio e del Verbo. Durante la sua peregrinazione nei deserti della Giudea ha condiviso la luce della verità, annunciato la vicinanza del Regno dei Cieli e promesso la remissione dei peccati. In cambio ha chiesto solamente che le persone avessero fede. Per questo, all’ennesima richiesta di un segno, Gesù rivolge a coloro che non hanno ancora compreso che per loro non ci sarà alcun segno e che quando giungerà l’era del giudizio, la loro condanna sarà assicurata.

Dal Vangelo secondo Luca (11, 29-32): “In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.

Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona»”.

Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?

Gesù ha svelato al mondo che attraverso il suo sacrificio i peccati degli uomini potranno essere rimessi e per coloro che avranno questa grazia si schiuderanno le porte del Paradiso. Il Messia spiega anche che non importa quale peccato è stato commesso prima della conversione, poiché se il pentimento è reale incontrerà la Misericordia divina. Anzi, proprio i peccatori incalliti, se convertiti, recheranno maggiore gioia a Dio, poiché sono rientrati nella sua grazia. Ma se nonostante il disvelamento della Verità ci saranno persone che continuano a rinnegare Dio, per loro non ci sarà salvezza. I loro cuori induriti dal male non sono in grado di riconoscere la luce, quindi non saranno capaci di convertirsi e rimettere i propri peccati.

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Luca Scapatello

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