Il passo odierno è tratto dal Vangelo di Luca (Lc 8, 16-18): questo passo ci spiega che la luce della verità non può essere nascosta.
Con le sue parole Gesù Cristo invitava i suoi discepoli a non nascondere la propria fede, ma a diffonderla, cosicché tutti potessero conoscere la verità del verbo.
In tante occasioni vi sarà capitato di dover trattenere il vostro pensiero su temi importanti in un contesto di discussione. Questo perché al giorno d’oggi c’è un relativismo imperante e ognuno possiede una propria “Verità” sul mondo. Avere un approccio critico al reale e alla vita è un bene, ma ci sono aspetti dell’esistenza che per un fedele non possono essere soggetti ad un’interpretazione personale. Tacere quando c’è disaccordo, dunque, è una forma di rispetto per l’interlocutore che abbiamo di fronte. Non bisogna dimenticare, però, che Cristo è disceso in terra per svelarci La Verità e che tacere in alcuni casi è un modo di celarla agli altri.
Proprio del messaggio insito nella rivelazione e della necessità di diffonderlo parla il Vangelo di oggi. Il passo di questo 23 settembre è tratto da Luca (Lc 8, 16-18) e riporta una metafora di Gesù Cristo sulla luce e sulla sua funzione. L’apostolo ci dice che a quel tempo il Signore disse alla folla: “Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce”.
Con queste parole Gesù voleva far capire che la funzione della verità è quella di illuminare il cammino dell’uomo, offrire un punto di riferimento grazie al quale vincere l’oscurità. Subito dopo il Messia aggiunge: “Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce“. Qui il Signore invita tutti ad accogliere pienamente la Parola e diffonderla. Il Verbo è fatto per essere diffuso e condiviso e non per essere un privilegio di pochi eletti, per tale motivo verrà in ogni caso alla luce.
Le ultime parole del passo sono rivolte a coloro che non hanno fede e ritengono di averla. A loro il Signore dice: “Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere”. Con questo monito Gesù mette in guardia la folla, facendo capire che solo chi avrà accolto del tutto il Messaggio riceverà la beatitudine eterna.
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Luca Scapatello
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