“Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno”: Nel Vangelo odierno Gesù avverte i propri discepoli dei pericoli a cui andranno incontro, ma li rassicura che dando testimonianza saranno salvi.
Il Messia è conscio che la rivoluzione di cui si faranno portatori i suoi discepoli porterà a scontri con le realtà costituite, ma anche che nessuna violenza può togliere loro la salvezza dell’anima.
Gesù ha già avvertito i suoi che ci saranno tempi duri, di guerra e pestilenze, in cui sembrerà che il mondo stia per finire. Nonostante questo la vita sulla terra continuerà ad andare avanti fino al suo ritorno. Adesso il Nazzareno mette in guardia i discepoli dai pericoli a cui andranno incontro nel diffondere il suo Verbo. Diffondere il Vangelo infatti porterà a degli scontri con persone che hanno un differente credo e che non accettano la verità di Cristo. Spesso, le verità contenute in esso saranno scomode e percepite come pericolose. Dunque i regnanti proveranno a fare abiurare i cristiani con ogni mezzo: carcere, tortura ed esecuzioni esemplari.
Dal Vangelo secondo Luca (21, 12-19): “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Tutto ciò che Gesù dice ai suoi discepoli si avvererà con una precisione allarmante. Il Cristianesimo si diffonde in epoca romana e dunque in tutte le province dell’Impero appena formato ed in costante espansione. I valori cristiani sono in contrasto con la cultura imperiale, mettono tutti sullo stesso livello, condannano la schiavitù, la guerra e la brama di conquista. Così per diverso tempo gli imperatori romani daranno la caccia ai cristiani, crocifiggendoli in pubblica piazza o dandoli in pasto ai leoni al Colosseo.
Sebbene oggi le persecuzioni siano finite da tempo in occidente, in altre parti del mondo il cristianesimo è visto come un fenomeno da contrastare con violenza. Oggi come all’epoca di Gesù l’importante è resistere agli attacchi di chi punta a destabilizzare la fede e la Chiesa. Se nelle zone del mondo in cui la Chiesa soffre questo significa non abiurare, in occidente diventa la resistenza agli attacchi ideologici e alla freddezza vocazionale.
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