“E’ nato per voi il salvatore”: Nel Vangelo di oggi, giorno del Natale di Gesù Cristo, viene narrata da Luca la nascita del Salvatore, annunciato ai pastori dall’Angelo di Dio.
Gli Angeli festeggiano nell’alto dei cieli poiché sanno che quel bambino rappresenta la salvezza per gli uomini, che Dio ama.
Si conclude con questo passo la cronaca dell’Avvento. Luca ha prima narrato dell’annunciazione del Profeta a Zaccaria, quindi di quella del Messia a Maria e Giuseppe. Ancora il momento in cui il sacerdote ha reso grazie a Dio per avergli concesso la grazia di un figlio e a questo l’onore di annunciare il Messia. Oggi, nel giorno di Natale, si parla di come è nato Gesù Cristo e di come l’Angelo del Signore, messaggero della lieta novella, abbia diffuso al popolo la notizia della nascita del Salvatore.
Dal Vangelo secondo Luca (2, 1-14): “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cielie sulla terra pace agli uomini, che egli ama»”.
Il Natale del Signore è arrivato e lo si celebra in questa giornata con tre differenti Messe che rappresentano tre differenti nascite. In quella della mezzanotte si celebra la nascita temporale di Gesù Cristo all’interno della mangiatoia di Betlemme, in quella delle sei si celebra invece la nascita del salvatore nel cuore degli uomini, ed infine in quella di mezzogiorno si celebra la nascita del Verbo incarnato ed imperituro. La sola immagine della nascita di Gesù, un bambino nato nella più umile povertà di cui cantano le lodi gli angeli di Dio, basta a generare gioia e fede. In questo giorno bisogna lodare Dio per averci fatto il dono più grande, suo Figlio, allo scopo di salvarci.
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Luca Scapatello
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