“Su questa pietra edificherò la mia Chiesa”. Il passo del Vangelo di oggi ci riporta al momento in cui Gesù chiede ai discepoli chi credono che lui sia. Poi Matteo si sofferma sull’investitura di Pietro.
La prontezza e la fede dimostrata nell’indicarlo senza dubbio come il “Cristo”, spingono Gesù a dare a Simone, detto “Pietro”, le chiavi della sua Chiesa.
Come abbiamo visto un paio di giorni fa nel passo del Vangelo di Marco, Gesù ad un certo punto interroga i propri discepoli sulle voci che girano sul suo conto. Quando questi gli dicono che per il popolo è uno tra Elia, Giovanni Battista o uno dei profeti, il Maestro rivolge la stessa domanda a loro: “Ma voi, chi credete che io sia?”. A rispondere è Simone detto “Pietro”, che afferma con certezza: “Tu sei il Cristo”. Il Messia comprende allora che proprio lui sarà l’uomo che fonderà la sua Chiesa, poiché l’investitura gli giunge direttamente dal Padre.
Dal Vangelo secondo Matteo (16, 13-19): “In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»”.
Se Marco si sofferma sulla parte successiva del dialogo tra Gesù e Pietro, sottolineando come il Messia lo rimproveri per aver contestato il piano divino, la missione a cui il padre lo ha destinato, Matteo si concentra su un aspetto differente. Dopo la risposta di Pietro, infatti, Gesù gli dice che sarà lui la “pietra” su cui edificherà la sua Chiesa. Da questo passo apprendiamo che l’investitura di Pietro quale padre fondatore della Chiesa di Cristo arriva direttamente dal cielo. Dunque tutti i suoi successori rappresenteranno Cristo in terra, ovvero il Papa è il vicario di Gesù nel mondo.
La seconda cosa che Matteo ci vuole comunicare è l’incorruttibilità della Chiesa. Sebbene il demonio l’attacchi e corrompa l’uomo, sia esso il Papa o un Vescovo, la santità della Chiesa non verrà mai scalfita. Gesù assicura a Pietro che Satana non vincerà mai contro di essa per quanto continui a provarci. Nel corso dei secoli ci sono stati Papi santi, altri semplicemente devoti e altri peccatori. Gli attacchi del male, la corruzione sia interna che esterna, hanno scosso la fede, ma non sono riusciti a distruggerne le fondamenta.
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Luca Scapatello
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