Nel passo del Vangelo di oggi, Gesù invia i poveri a parlare con i poveri e delinea la figura del Missionario. Il loro compito è diffondere la lieta novella.
I missionari hanno il compito di divulgare alle persone la notizia che il Regno dei Cieli è vicino, distogliendoli da false verità e profeti.
Nei passi del Vangelo secondo Luca dei giorni scorsi, Gesù ha dato agli Apostoli le indicazioni sulle quali si dovrà poggiare la divulgazione della dottrina. I discepoli del Messia sono consapevoli della missione che deve compiere ed hanno divulgato la sua parola creando un primo gruppo di seguaci. Proprio a loro si rivolge Gesù per continuare a diffondere la lieta novella, annunciare l’arrivo del Regno dei Cieli.
Ecco il passo tratto da Luca 10, 1-12: “In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città»”.
Il cammino di Gesù verso Gerusalemme continua e la folla di discepoli al suo fianco aumenta. Il Messia sa però che si tratta solo dell’inizio e manda 72 uomini, a coppie di 2, a diffondere il suo messaggio. Come fatto in precedenza con gli apostoli, ribadisce la necessità che la missione evangelizzatrice venga compiuta in assoluta povertà. L’unico bene supremo di cui devono disporre i missionari è la Parola di Dio, per la cui diffusione devono ottenere solamente la giusta ricompensa.
Ma se il compito ad essere missionari è l’invito che si coglie dalla prima parte del passo, nella seconda si leggono dure parole contro chi rifiuta la verità. Probabilmente si tratta di un modo per spiegare come spesso si faccia fatica ad accogliere la pace, perché fuorviati da falsi profeti; così si respinge il portatore di verità. Di fronte agli scettici siamo chiamati a non indulgere oltre e continuare il nostro cammino esemplare. Prima, però, è bene ricordare a chi ci sta scacciando che il Regno dei Cieli è vicino. La certezza della prossimità di Dio accresce la sicurezza del suo seguace e il timore in chi lo ha rifiutato.
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Luca Scapatello
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