Nel Vangelo di oggi il Signore ci dice che durante il percorso della vita dobbiamo essere sempre preparati al momento in cui ci uniremo al suo banchetto.
Con la parabola dei servi e del padrone che torna dal Matrimonio, Gesù invita i discepoli a non avere un atteggiamento di disinteresse nei confronti della vita.
Troppo spesso nella vita ci si adagia, confusi su quello che sarà il nostro futuro e su quale direzione converrà intraprendere. Questo perché affrontiamo la vita circondati da impulsi che ci distraggono da quello che è il vero significato della vita: un cammino sino al Regno dei cieli. Vista sotto questa prospettiva qualsiasi fatica o decisione complicata scomparirà, il fedele è conscio che la via è segnata e illuminata dall’esempio del signore, e la destinazione che conta è quella finale.
Per questo motivo Gesù invita i discepoli ad essere sempre pronti al momento in cui si rincontreranno con Dio. Ecco la parabola del Vangelo Secondo Luca (12, 35-38): “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!»”.
Nei passi analizzati precedentemente abbiamo visto come Gesù spingesse affinché i discepoli avessero una fede costante. Li invita dunque a pregare quotidianamente e a farlo con cuore devoto. Nel passo di oggi, parla nuovamente di devozione, ma lo fa riferendosi alla possibilità che il percorso terreno giunga alla fine. Egli dice ai discepoli di essere sempre pronti, con una atteggiamento di attesa gioiosa. Il Messia sa che la vita terrena può culminare da un momento all’altro e quindi li invita a non lasciare a domani quello che va fatto oggi. Un tale atteggiamento nei confronti della fede e del Signore porterà loro grandi benefici.
Cosa ci dice questo? Anche noi, come chi ci ha preceduto dobbiamo assicurarci giorno dopo giorno di aver fatto tutto quanto in nostro potere per seguire la via tracciata. Un esame di coscienza attento ci porta a comprendere in cosa abbiamo errato e ci permette di chiedere perdono e cercare di rimediare il giorno seguente. Con tale atteggiamento saremo pronti ad accedere al banchetto del Signore, senza timore di venirne esclusi e con la consapevolezza che durerà per sempre.
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