“Sono forse io, Signore?”. Nel passo del Vangelo odierno è Matteo che racconta l’Ultima Cena ed il momento in cui Gesù indica a tutti chi sarà il traditore.
Il Messia indica ai discepoli chi sarà il traditore, ma nessuno di loro riesce a cogliere l’indicazione e Giuda sarà libero di consegnarlo ai suoi aguzzini.
Era quasi giunta la Pasqua ebraica, il momento in cui i Giudei festeggiavano la liberazione dalla schiavitù in Egitto. Giuda aveva già concordato il prezzo per il tradimento di Gesù ed il Messia, conscio di quanto stava per accadere, decide di comunicarlo a tutti e 12 gli apostoli. Questi preoccupati gli chiedono chi di loro potrebbe compiere un simile gesto e Gesù risponde solamente quando lo fa Giuda “Tu l’hai detto”. Nessuno dei presenti sul momento coglie le parole del Maestro, d’altronde la profezia doveva compiersi.
Dal Vangelo secondo Matteo (26, 14-25): “In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto»”.
Cosa ci insegna il Vangelo di oggi?
Questa volta il tradimento di Giuda ci viene raccontato da Matteo ed anche in questo caso vediamo come Gesù fosse a conoscenza delle intenzioni dell’apostolo e non abbia cercato di sottrarvisi nemmeno per un’istante. La confessione all’interno del luogo in cui si tenne l’ultima cena fece tremare di terrore tutti i presenti. L’angoscia di tutti risiedeva nella consapevolezza di essere deboli e di poter cedere alla tentazione del male. Per togliersi il peso dalla coscienza, dunque, a giro tutti gli chiesero: “Sono forse io, Signore?”. Gesù risponde solo a Giuda: “Tu l’hai detto”.
In questo scambio di battute c’è l’intenzione di Gesù di mettere alla prova l’amico, rendendolo conscio di essere a conoscenza delle sue intenzioni. In ogni caso non lo ferma. Il destino di Gesù era scritto, ma l’uomo ha sempre la facoltà di decidere cosa vuole fare e come vuole comportarsi. Chiediamoci dunque se anche noi saremmo in grado di vendere Gesù e se sì, a quale prezzo. Solo in questo modo siamo capaci di capire quanto è salda la nostra fede e forte il nostro amore nei confronti di Dio.
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Luca Scapatello