“Verranno giorni in cui tutto verrà distrutto” Nel Vangelo di oggi Gesù avverte i suoi discepoli che ci saranno periodi duri, ma che loro non devono temere.
L’intento non è quello di mettere paura, ma di fare capire che nessun atto di violenza, nessun tribunale o guerra potrà togliere ai fedeli la salvezza dell’anima.
Davanti al tempio di Gerusalemme, orgoglio di tutti gli israeliti, c’è una folla di religiosi che ne ammira la magnificenza. Gesù però li avverte che tutta quella magnificenza non resterà integra e che un giorno anche quella costruzione così imponente cadrà sotto l’incedere del tempo o la violenza umana. Li avverte anche che l’essere suoi seguaci non li proteggerà da chi li vuole perseguitare o uccidere, che un giorno verranno fatte persino guerre contro coloro che camminano sotto il suo nome. Ciò nonostante, nessuno potrà scalfire l’integrità della loro anima se rimarranno saldi nella fede.
Vangelo odierno
Dal passo del Vangelo secondo Luca (21, 5-19): “In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita»”.
Cosa ci dice il Vangelo di oggi?
Ad un primo sguardo le parole di Gesù potrebbero sembrare apocalittiche ma non è così. Il Figlio di Dio vuole mettere in guardia i propri discepoli dalla cattiveria umana. Non tutti infatti saranno concordi nell’accettare il suo messaggio e ci saranno tempi in cui chi lo professa dovrà scontrarsi contro l’ostilità degli altri. Tale profezia si è quasi del tutto avverata, visto che i Cristiani sono stati perseguitati per millenni e ci sono ancora Paesi in cui ci sono dei martiri. La stessa Chiesa è stata attaccata più volte nel corso della sua esistenza e ci sono stati periodi bui.
Tuttavia il messaggio non è quello sulle sofferenze che i Cristiani avrebbero dovuto patire in futuro, bensì la certezza che questi non avrebbero scalfito la loro anima. Chiunque venga attaccato per ragioni di fede avrà la possibilità di difendersi. Gesù promette loro la conoscenza e l’intelligenza per controbattere alle accuse. Inoltre, nel caso in cui durante gli attacchi dovesse arrivare la morte, qualsiasi cosa abbiano fatto al fisico non potrà tangere la salvezza dell’anima.
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Luca Scapatello