Vanità e vuoto: la trappola della ricerca fuori di sé

Il pensiero che l’uomo, privo di ogni consapevolezza della propria dignità interiore, cerchi la realizzazione fuori di sé, ci invita a riflettere sul vero significato della nostra esistenza. La ricerca esteriore di sé stessi può portare a un senso di vanità e di vuoto: solo con la consapevolezza della propria dignità possiamo trovare una realizzazione autentica.

Luce e buio
La via giusta da seguire – LalucediMaria

Quello della ricerca di sé stessi è uno dei temi più profondi e discussi dell’intera cristianità. Ad affrontare questa fondamentale tematica è uno dei Santi e teologi più influenti della storia, San Bernardo di Chiaravalle. Nell’opera “De Diligendo Deo”, il Santo ha lasciato una preziosa riflessione sulla condizione umana, spesso caratterizzata dalla ricerca del proprio io. Una delle intuizioni più importanti che il Santo ha avuto riguarda proprio la dignità umana, intesa non come una questione esterna, ma come un riconoscimento profondo di sé stessi in relazione a Dio. Sebbene questo sia un tema fondamentale, l’uomo tende, tuttavia, a ricercare sé stesso nelle cose vane, caratterizzate dal vuoto. Lo scritto di San Bernardo ci invita a riflettere sulla nostra esistenza e sul significato che ognuno di noi attribuisce al cammino di fede.

Il vuoto nella ricerca esterna

San Bernardo sostiene che l’uomo, nella sua profonda essenza, possiede una dignità che non dipende da circostanze esterne, ma dal suo rapporto con Dio. A tal proposito, il Santo è convinto che la dignità non è un attributo che si guadagna con il cosiddetto “successo mondano”, derivante dall’accumulo di beni. La dignità non si ottiene nemmeno con la fama. Al contrario, possiamo trovare questa dignità attraverso il riconoscimento della propria natura di creatura di Dio. Questo riconoscimento è la vera fonte della realizzazione dell’uomo. Il Santo teologo punta quindi l’attenzione sul tema della dignità, che è nell’uomo e non è qualcosa da ricercare esternamente. Ciò che si può trovare esternamente è solo vuoto e vanità. Le parole del Santo ci permettono di approfondire questo tema: “Senza la consapevolezza della sua dignità, l’uomo cerca fuori di sé la realizzazione di sé. Cerca nelle cose vane, vuote, vacue per essere qualcuno e diviene lui stesso vacuo” (fonte: San Bernardo, De Diligendo Deo).

L’alternativa proposta da San Bernardo

Il pensiero proposto in questa sede da San Bernardo ci suggerisce una via alternativa a questa ricerca esteriore. Il Santo ci invita a cercare la realizzazione di sé attraverso il ritorno alla propria interiorità. Questo può avvenire, soprattutto, attraverso il riconoscimento della propria dipendenza da Dio. Per San Bernardo, l’anima umana trova il suo compimento solo ed esclusivamente quando è in comunione con il divino. La dignità non è quindi, come spesso si pensa, una qualità che si conquista nel mondo. Anzi, questa è un dono che si riceve nel momento in cui si riconosce l’amore di Dio, che è alla base di ogni esistenza umana. Quello di San Bernardo è un fortissimo richiamo alla ricerca della propria interiorità, in un mondo che ci spinge invece a cercare la felicità e la realizzazione nelle cose esteriori, che portano solo vuoto e vanità.

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