Nessuno sia escluso, neanche i più piccoli. E’ questo il fine del nuovo centro nato a Roma per accogliere ed ascoltare chi è in difficoltà.
In un momento difficile, dove si fa prima ad escludere che ad aprire le braccia per accogliere, nasce a Roma “Fonte di Ismaele”, centro solidale per i più piccoli.
Un progetto nato, anche, con la collaborazione dell’Elemosineria Vaticana, atto ad accogliere i più piccoli, i più deboli, i più esclusi, specie in questo momento così difficile. Nasce a Roma “Fonte di Ismaele”, centro per madri e bambini in difficoltà.
Un centro dedicato al sostegno e all’ascolto delle persone di età minore, realizzato dall’Istituto di Medicina Solidale e dall’associazione “Dorean Dote”.
Il nome è molto particolare: Ismaele. In un brano dell’Antico Testamento, Ismaele era stato allontanato insieme a sua madre, schiava in casa di Abramo, dalla gelosia di Sara (moglie di Abramo). Fu costretto a vagare nel deserto. Ma Dio non l’abbandonò: “Dio si era reso presente dandogli l’acqua necessaria per attraversare il deserto” – è scritto.
Sulla base di questo episodio, nasce la volontà di creare un centro, una sorta di rifugio proprio per tutti i piccoli e le loro mamme in difficoltà.
Il centro, inaugurato venerdì, ha visto la partecipazione dell’Elemosiniere Vaticano, Monsignor Krakewski, insieme a Monsignor Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle Val D’Elsa- Montalcino e presidente dell’associazione Dorean Dote, a Lucia Ercoli, coordinatrice dell’Istituto di Medicina Solidale e a Mariella Enoc, presidente dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Oggi troppi “piccoli Ismaele” sopravvivono nel deserto delle periferie delle nostre città. Il centro è stato ristrutturato grazie a una donazione fatta dalla famiglia del dottor Valerio Cicconi. Impegnato fino alla fine della sua vita nell’assistenza dei più fragili e delle persone senza fissa dimora, a lui, è dedicato l’ambulatorio pediatrico presente all’interno del centro.
“Il Centro Fonte d’Ismaele è rivolto a donne e bambini che si trovano in condizione di emarginazione sociale e che chiedono di essere accolti tutelati e curati senza frapporre ostacoli di natura economica, burocratica, culturale, etnica e religiosa” – spiegano i rappresentati delle associazioni presenti all’inaugurazione.
La collaborazione con l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” prevede, all’interno del centro, anche il sostegno psichiatrico e psicologico per i più piccoli.
Protezione dei più deboli, sostegno alle loro mamme, rifugio per coloro che sono in difficoltà e che hanno bisogno di tutte le cure possibili: questo è il perno centrale del centro appena inaugurato. Come scritto nella Scrittura, “Dio non abbandona mai nessuno”: e nemmeno i più piccoli devono esser lasciati soli.
Fonte: acistampa.com
ROSALIA GIGLIANO
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