L’attenzione del Vaticano nelle scorse ore si è rivolta a ciò che accade in Germania, secondo i conservatori tedeschi ci si prepara ad uno scisma.
Sul banco ci sono argomenti chiave come il celibato sacerdotale, l’apertura agli omosessuali ed il diaconato femminile.
I prossimi saranno giorni importanti per il futuro della Chiesa. Il Santo Padre è chiamato a prendere posizione su quanto emerso dal Sinodo in Amazzonia. Durante l’incontro tra vescovi, infatti, è emersa chiara l’esigenza di aprire all’accettazione di sacerdoti sposati laddove ce ne sia un estremo bisogno. Nella zona forestale del Brasile, infatti, da anni mancano sacerdoti a ricoprire ruoli in alcune chiese importanti e l’unica soluzione trovata è stata quella di permettere ad alcuni laici di celebrare i sacramenti.
L’apertura i preti sposati è stata contestata prima dal Cardinale Ruini, espressosi immediatamente dopo il risultato della votazione. Nei giorni scorsi è emersa anche la posizione del Cardinale Sarah, con un libro che parla dell’importanza del celibato basato sulla teorizzazione di Benedetto XVI. Contrari a tale concessione sono anche i vescovi “conservatori” tedeschi. I quali nelle scorse ore hanno chiesto al Papa di chiarire al più presto la propria posizione riguardo il celibato ed altre tematiche delicate. Questi infatti da tempo denunciano una tendenza diffusa della parte progressista della Chiesa tedesca che aprirebbe volentieri ai preti sposati, al diaconato femminile e agli omosessuali.
In una recente lettera aperta, pubblicata su Stilum Curiae, si legge un chiaro invito al Pontefice a mettere un freno ai progressisti: “Chiediamo chiarezza a Papa Francesco. Egli non ignora le posizioni dei vescovi tedeschi né il loro obiettivo, che è quello di estendere alla Chiesa universale le decisioni ‘vincolanti’ del loro ‘sinodo permanente'”. Il timore più grande, però, è che venga concessa la creazione di “Chiese Nazionali”; ovvero una maggiore libertà d’azione per le Conferenze Episcopali.
Secondo i preoccupati conservatori, dare una simile libertà decisionale alla Conferenza Episcopale Tedesca equivarrebbe a creare uno scisma. Nello stesso documento infatti si legge: “Considerate le convinzioni ideologiche e le dichiarazioni pubbliche di molti vescovi tedeschi, non abbiamo dubbi a questo proposito: l’esito del percorso sinodale non può essere che la costituzione di una chiesa separata da Roma“.
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Luca Scapatello
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