Il Santo Padre ha spiegato che se la fede è salda il male ha paura e se siamo insieme a Gesù ha i giorni contati.
La catechesi di mercoledì mattina si è concentrata sulla parte del ‘Padre Nostro’ in cui i fedeli recitano “Sia santificato il tuo nome”. All’inizio papa francesco spiega che la preghiera principe del cristianesimo è divisa in sette richieste, 3 rivolte a Dio e 4 rivolte a noi. Quella di cui si parla durante l’udienza è la prima rivolta al “Tu”. Per fare capire il significato di una simile ripartizione della preghiera, il Santo Padre spiega che ogni orazione cristiana è composta da due parti, una in cui si rende omaggio a Dio e l’altra in cui gli si espone le nostre richieste.
Il papa però precisa che Dio conosce già i nostri bisogni: “Quando parliamo con Dio, non lo facciamo per rivelare a Lui quello che abbiamo nel cuore: Lui lo conosce molto meglio di noi stessi!”, dunque le richieste sono in primo luogo una consegna della nostra anima a Lui ed in secondo luogo un modo per richiedere la sua vicinanza nei momenti difficili, insomma un modo per ribadire che la nostra speranza è riposta nelle sue azioni e nel suo infinito amore.
Spiegato il senso della preghiera, Bergoglio parla del significato dell’espressione “Sia santificato il tuo nome”. Il pontefice premette che Dio è già Santo, dunque il santificare non è riferito a renderlo Santo, bensì nel riconoscergli la santità con la propria testimonianza, una testimonianza che si esplica sia a parole che con le azioni, poiché spiega il papa: “Io sono cristiano, Dio è santo, ma io faccio tante cose brutte, no, questo non serve. Questo, anche, fa male; questo scandalizza e non aiuta”. Da queste parole si capisce che per santificare il nome di Dio bisogna vivere il suo verbo all’interno della famiglia e anche con gli estranei, vivere insomma da buoni cristiani.
In questo modo avremo permesso a Dio di entrare nel nostro cuore e toccare la nostra anima. Con Gesù Cristo al nostro fianco, spiega Bergoglio: “Il male ha i giorni contati”, visto che Gesù lo ha già sconfitto, quindi aggiunge: “Noi non vacilliamo nell’incertezza, ma abbiamo una grande certezza: Dio mi ama; Gesù ha dato la vita per me! Lo Spirito è dentro di me. È questa la grande cosa certa. E il male? Ha paura”.
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Luca Scapatello
fonte: Vatican News
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