Anche il Vaticano sceglie la linea dell’ecologia
La linea del “Plastic free” arriva anche a Città del Vaticano.
Lo stato avanza sulla strada della diminuzione del consumo di plastica entro la fine dell’anno.
Il Vaticano “Plastic free”
Sulla base anche dell’enciclica scritta da papa Francesco, anche lo stato della Città del Vaticano si adegua agli standard ecologici degli altri paesi: la raccolta differenziata e l’eliminazione, man mano, della plastica, per arrivare, come alcuni comuni italiani, al “plastic free”.
Lo stato Vaticano ha disposto, infatti, lo stop alla vendita della plastica monouso. I responsabili del Servizio Giardini hanno già dato lo stop alla vendita della plastica monouso, in modo tale da avere esaurite tutte le scorte e diventare libero dalla plastica. Ciò che colpisce è anche la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal Vaticano: ben il 55%, con l’obiettivo di arrivare al 70% nei prossimi tre anni.
La raccolta differenziata
Resta però più complessa la situazione di piazza S.Pietro che vede, ogni giorno, migliaia di turisti affollarla, portando i rifiuti indifferenziati a crescere anche in modo esponenziale: “Lì la situazione è un po’ difficile, in quanto la stessa piazza è di competenza vaticana. L’indifferenziato, in particolare, incide molto sotto i colonnati, dove da poco sono stati posti contenitori specifici, che raccolgono circa 10 kg di rifiuti al giorno” – ha spiegato Rafael Tornini, responsabile del servizio giardini – “Cercheremo di arrivare alla minor quantità di rifiuto possibile, e di riutilizzare anche gli scarti come concime per i giardini, concime di buona qualità come è stato fatto a Castel Gandolfo”.
L’enciclica “Laudato sii” del santo padre sta, pian piano, dando i suoi frutti.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: vaticannews.va