Il Fatto Quotidiano ha pubblicato parte di un dossier della Chiesa in cui è stata stilata una lista dei prelati appartenenti alla così detta “Lobby gay” ecclesiastica.
Da tempo all’interno degli ambienti ecclesiastici e non solo si parla dell’esistenza di una Lobby gay all’interno del Vaticano. Secondo le voci, suddetta Lobby occuperebbe posti di importanza politica all’interno dell’istituzione ecclesiastica ed avrebbe in alcune occasione dettato o bocciato la carriera di alcuni prelati. La presunta conferma a queste voci arriva da un dossier pubblicato in esclusiva dal quotidiano di Marco Travaglio ‘Il Fatto Quotidiano‘.
Il dossier in questione sarebbe il risultato di un’inchiesta portata avanti dal cardinale Julián Herranz con la collaborazione dei pari grado Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi e presentata all’allora papa Benedetto XVI prima della decisione di abdicare in favore di un successore. All’interno sono riportate interviste ad un alto numero di sacerdoti ed alti prelati che consistono in testimonianze di fatti che attesterebbero l’orientamento sessuale di questi soggetti e l’esistenza di una vera e propria lobby che agirebbe all’interno del Vaticano condizionando attraverso ricatti le carriere di alcuni prelati.
Esiste una lobby gay all’interno del Vaticano?
Nello stralcio di documento presentato dal quotidiano (in cui però non figurano i nomi dei prelati messi nella lista) viene data per assodata la presenza di tale organizzazione interna ed in un certo senso para statale. Nell’articolo, inoltre, viene fatto presente che alcuni dei nomi presenti sulla lista corrispondo a cardinali o sacerdoti che sono stati estromessi dall’attuale pontefice, mentre altri invece ricoprono ancora cariche di estrema importanza all’interno della Chiesa. Al momento il Vaticano non ha commentato l’ennesimo documento bomba, così come non lo ha fatto sull’indiscrezione riguardante l’esistenza di un dossier Farrell (riguardante il vescovo ausiliare di Washington colpevole di abusi sessuali), sempre evidenziato da ‘Il Fatto Quotidiano’.
Luca Scapatello