Il papa ha detto che questo incontro servirà a tracciare delle linee guida su come dovranno essere trattati i casi di pedofilia a prescindere dall’omosessualità.
Giovedì 21 Febbraio si aprirà inizia il vertice tra Papa e Vescovi per affrontare il tema pedofilia all’interno della Chiesa. Numerose le polemiche per aver lasciato fuori il tema omosessualità all’interno del Vaticano.
Questa appena iniziata è una settimana importante per il futuro e l’immagine della Chiesa nel mondo. Giovedì 21, infatti, avrà inizio il vertice mondiale sulla pedofilia all’interno della Chiesa Cattolica. Vertice voluto da papa Francesco per tracciare delle linee guida sul protocollo da adottare. Nell’incontro, ci saranno le testimonianze di alcune vittime che serviranno a rintracciare gli errori commessi dai vertici quando i casi sono stati denunciati. Due le priorità dettate dal pontefice: creare una comunicazione diretta con le vittime e avere un protocollo di denuncia che escluda la possibilità di insabbiamenti.
Nei giorni passati il papa ha comunque sottolineato che questo primo incontro non sarà risolutivo. Ne serviranno ulteriori prima di rifondare a pieno il sistema e sradicare questo gravissimo fenomeno. Questo dunque è solo un primo passo verso il cambiamento e verso la lotta a quell’omertà che ha permesso di lasciare impuniti troppi delitti. Alla fine del vertice tutti i vescovi e le Conferenze Episcopali avranno un nuovo codice di comportamento da applicare ogni qual volta emergerà un caso simile.
Questi ultimi giorni sono però stati caratterizzati da polemiche sia all’interno che all’esterno della Chiesa. Al papa viene rinfacciata la decisione di non trattare il tema omosessualità durante il vertice. Secondo alcune recenti pubblicazioni, infatti, l’80% dei casi di pedofilia scoperti riguarderebbero sacerdoti che compiono violenza sessuale ai danni di giovanissimi ragazzi. Per questo alcune società laiche che si occupano delle vittime di abusi hanno fatto partire una raccolta firme per convincere il papa ad inserire la tematica all’interno del vertice.
A cavalcare le polemiche ci ha pensato il cardinale Muller, il quale ha detto: “Parlare di abusi sui minori da parte di sacerdoti ignorando che oltre l’80% sono atti omosessuali significa non voler risolvere la questione”. Polemiche che lasciano il tempo che trovano, visto che la questione da risolvere sono gli abusi ai danni di bambini, qualunque sia il loro sesso, e la correlata omertà di alcuni esponenti della Chiesa. Normale dunque che il focus sia la ricerca di una soluzione a questo increscioso fenomeno.
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Luca Scapatello
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