Sulla vicenda degli abusi in Germania, che ha tirato in ballo anche il Papa emerito Joseph Ratzinger, sono state molte le reazioni. Una in particolare, del cardinale Müller, particolarmente esplicita.
Dietro questo caso sono infatti molti ad affermare che ci sono molti aspetti che fanno pensare che sia stato montato ad arte.
Il cardinale Gerhard Ludwig Müller è infatti da sempre una delle persone più vicine a Ratzinger, tanto che raccolse la sua eredità come Prefetto della Congregazione della Dottrina della fede, quando Benedetto XVI lo nominò nel 2012, che guidò per cinque anni. Settantaquattrenne, il cardinale tedesco è anche curatore dell’opera omnia di Ratzinger.
Intervistato dal Corriere della Sera, Müller ha spiegato in maniera molto chiara ciò che pensa riguardo al caso di cui si sta parlando in questi giorni, delle accuse cioè della Chiesa tedesca al Papa emerito contenute in un recente report.
La spiegazione del cardinale Müller
“Vedo che si parla più di lui che di Hullermann o degli altri sacerdoti che hanno commesso crimini. Non mi sorprende. In Germania, e non solo, sono interessati a danneggiare Joseph Ratzinger”, ha affermato Müller, spiegando che a suo avviso “è chiaro che da arcivescovo Ratzinger non abbia deliberatamente fatto qualcosa di male”.
“Chi lo conosce sa che è impensabile”, ha aggiunto Müller. D’altronde molti in queste ore stanno ricordando che fu proprio Ratzinger a iniziare in Vaticano un cammino di lotta agli abusi, senza il quale oggi tutto ciò che viene fatto per contrastare questa terribile piaga non sarebbe possibile. In ogni caso, Benedetto XVI ha consegnato una memoria difensiva di 82 pagine in cui ha spiegato nuovamente per filo e per segno quanto accaduto in relazione alle assurde accuse di “negligenze” che risalgono a mezzo secolo fa.
“É evidente che, se ci sono stati degli errori, non lo ha saputo. Del resto in quegli anni non c’erano la consapevolezza e i protocolli di oggi”, ha commentato Müller nell’intervista. “Nessuno sapeva bene cosa fare, come reagire in modo adeguato, nella Chiesa come nella società civile. Si pensava che una terapia adeguata potesse risolvere il problema. Oggi ci rendiamo conto che con quei criminali non serve“.
Il cardinale Müller: vi spiego cosa c’è dietro l’attacco a Ratzinger
Dietro a tutto ciò che sta accadendo, però, molti fanno notare che, secondo una lettura critica, c’è ben altro oltre le accuse. Vale a dire un piano per danneggiare Ratzinger, e magari chi si riconosce in maniera piena nelle sue parole, nel suo Magistero e nella sua figura. Lo ha spiegato Massimo Franco sempre con un articolo sul Corriere della Sera, e il concetto è stato ribadito con semplicità dal cardinale tedesco.
“È il più alto rappresentante del cattolicesimo in Germania, ma rappresenta una posizione ortodossa, per così dire, mentre nel mio Paese ci sono molti che spingono per una via eterodossa, abolizione del celibato, sacerdozio femminile eccetera… C’è una linea progressista alla quale dà fastidio. Lo hanno sempre criticato e attaccato, è una voce che si vuol far tacere”.
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A questo punto, tutti attendono la prossima dichiarazione del Vaticano, dopo le prime affermazioni in cui si è spiegato che si leggerà il testo del documento pubblicato in Germania di cui però non si è ancora a conoscenza. Dopo le brevi parole pronunciate da Papa Francesco sul tema, incontrando oggi i partecipanti alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, in cui Bergoglio ha invitato tutti ad avere “discernimento” nella lotta agli abusi, il sito interno al Vaticano “Il Sismografo” ha infatti lanciato un’importante indiscrezione.
Il duro intervento di Don Antonello Iapicca
In questo si è scritto infatti che “è certo che la Santa Sede risponderà complessivamente alle accuse del Rapporto sugli abusi sessuali nella diocesi tedesca di Monaco-Frisinga e lo farà anche su quanto viene attribuito al Papa emerito J. Ratzinger”. D’altronde già in passato Papa Francesco uscì in difesa di Joseph Ratzinger a proposito della sua lotta contro Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo che si scoprì essere un pedofilo seriale. Ora molti aspettano quanto verrà affermato nei prossimi giorni.
Nel frattempo, è stato particolarmente duro il missionario Don Antonello Iapicca, che in poche parole ha riassunto un pensiero condiviso da molti e che addolora. “Per la realizzazione del progetto satanico delle élite massoniche, dichiarato di nuovo solo ieri con le criminali parole di Macron sull’aborto quale diritto dell’uomo, vi è un solo ostacolo: Cristo e la sua Chiesa”, scrive il religioso con un post diffuso sul suo profilo Facebook.
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“Stanno solo affilando le armi. Ratzinger è un bersaglio simbolo da abbattere. E, come al solito, cominciano con un uomo mite, fragile e indifeso, come fanno con i bimbi nel seno delle madri o i malati che “suicidano” vigliaccamente. Siamo nel combattimento escatologico, non possiamo perderci nelle questioni con le quali il demonio vorrebbe dividerci. Dobbiamo convertirci, e alla svelta, perché sta arrivando una persecuzione che neanche immaginiamo. Per questo abbiamo bisogno della fede e e dell’unione intima a Cristo. È la nostra missione“.